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Doppietta Mercedes in Cina

Terzo Alonso, RedBull dietro

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Terza doppietta consecutiva delle argentee Mercedes.
Quarto successo per Lewis Hamilton.
Può bastare?
Certo che non può bastare.
Tutto è riduttivo e minimo, per descrivere la superiorità e la schiacciante prestazione dei due piloti che si sono contesi, guadagnati e giocati il primo e secondo posto.
Lewis Hamilton, primo in partenza, primo al traguardo e indiscutibilmente primo per tutta la gara, ha giocato da solo, eremita brillante di questo Gran Premio di Shanghai, durante il quale ha dettato regole e tempi, nonché distanze.
Secondo posto per Nico Rosberg, autore di una bellissima rimonta.
Dopo essere partito quarto e scivolato in sesta posizione, si è, infatti, attorcigliato guanti, maniche e testa e si è dato da fare. Nonostante l’assenza di telemetria e nonostante i non rapporti col box che fremeva, il tedesco è giunto secondo.
Una cosa però la si deve dire, chiaramente incidere e sottolineare.
È, infatti, indubbio che Rosberg sia un bravo pilota, ma oggi non sarebbe arrivato secondo, se Fernando Alonso, al quarantatreesimo giro, non avesse notevolmente abbassato le proprie prestazioni per colpa dell’usura pneumatici e della benzina a sgoccioli.
Fernando, infatti, è stato il pilota assolutamente migliore in pista, oggi.
È partito con un ottimo scatto, nonostante un contatto con Felipe Massa, è stato secondo per tutta la gara (con sorpassi anche su Vettel, decisamente in difficoltà); ma è rientrato al trentacinquesimo giro per la seconda sosta e per questo ha pagato, amaramente, la seconda posizione.
Si tratta, tuttavia, di una significativa lama rossa, sui tre gradini dei migliori.
Un barlume di luce per il team di Maranello e una colata di ottimismo di un certo spessore.
Non si può dire lo stesso della RedBull, costretta a vedere splendere maggiormente Dani Ricciardo (autore del quarto posto), piuttosto che la stella della scuderia, notevolmente affievolita e di nome Sebastian Vettel.
Vettel, il quattro volte campione del mondo, riflette amaramente su questo bilancio cinese e si trova a constatare che, in gara, aveva ben 19 secondi di ritardo dal compagno di scuderia, che lo precedeva.
Momento difficile per il tedesco, costretto, ogni tanto, a prendere anche lui batoste e ordini di scuderia.
Come disse Ricciardo durante il Gp malesiano “non è mica un supereroe”.
Non si può dire, dunque, che la Pasqua gli abbia giovato in fatto di risurrezione e in questo può assolutamente darsi la mano con Kimi Raikkonen, che chiude ottavo, dopo una gara certo non delle migliori, date le premesse in Ferrari e Lotus.
Peccato per Felipe Massa, il quale, per problemi ai box (cui è stato trattenuto per due minuti) ha visto la gara compromessa e ha concluso con quindicesimo cronometro.
Undicesimo Gran Premio della Cina, senza un velo di delusione.
Undicesimo Gran Premio della Cina, veloce e spettacolare, come sempre.

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