Q3: SESSIONE THRILLING, ESULTA LECLERC
L'ultima sessione delle qualifiche si è rivelata all'inizio un grattacapo di proporzioni non indifferenti per piloti e scuderie sulla tipologia di pneumatico da impiegare. Scelta ricaduta sulla mescola soft C5, il cui outlap e warm-up sarebbe stato cruciale per centrare il corretto working range al fine di massimizzare la performance e il grip meccanico nell'arco dello short-run.
Con un guizzo finale, Charles Leclerc ha colto la pole position, la nona della stagione 2022 e la seconda consecutiva a Singapore dopo quella del 2019. Il pilota della Ferrari ha mostrato quanto fosse competitività la F1-75 al Marina Bay Street Circuit indipendentemente dalle condizioni climatiche. Come già si era ampiamente denotato nell'arco dell'annata, la vettura del Cavallino Rampante si sposa perfettamente con le caratteristiche tecniche dei tracciati che richiedo alto carico aerodinamico, precisione di inserimento all'avantreno, grip meccanico e stabilità al retrotreno a centro curva e nella fase di trazione in uscita dalle curve a bassa velocità di percorrenza.
Il monegasco ha preceduto di appena 22 millesimi la Red Bull di Sergio Perez, che nel momento decisivo è riuscito a tirare fuori il coniglio dal cilindro arpionando la seconda fila. L'altra Red Bull, quella del campione del mondo in carica Max Verstappen, ha chiuso solamente in ottava posizione. L'olandese stava facendo un giro straordinario, con un secondo di vantaggio su Leclerc alla fine del secondo settore, ma è stato richiamato d'urgenza ai box a due curve dalla fine probabilmente perché altrimenti sarebbe mancato il peso minimo di benzina ai controlli FIA.
Un errore di valutazione degli uomini di Milton Keynes che è costato all'iridato in carica la prima posizione, con una gara che si preannuncia in rimonta. Da incorniciare la prestazione di Lewis Hamilton e Fernando Alonso, rispettivamente terzo e quinto. Il sette volte iridato della Mercedes ha mancato la pole position per appena 54 millesimi dimostrando la spiccata competitività della W13 E Performance sul tracciato asiatico.
Ampiamente positiva anche la performance del bi-campione del mondo che per trenta secondi era anche riuscito a balzare in prima posizione. Lo spagnolo ha concretizzato la performance della A522, il cui nuovo fondo sembrerebbe aver fornito ulteriore carico aerodinamico, fattore predominante a Singapore. Tra i due iridati si è piazzata la Ferrari di Carlos Sainz, quarto.
Sesto tempo per la McLaren di Lando Norris, che denota come il massiccio aggiornamento introdotto per la tappa asiatica sulla MCL36 sembrerebbe aver fornito riscontri positivi. Il britannico ha preceduto l'AlphaTauri di Pierre Gasly, settimo, Verstappen e la Haas Kevin Magnussen, nono. L'AlphaTauri di Yuki Tsunoda ha completato la classifica dei primi dieci.
Q2: RUSSELL A SORPRESA ELIMINATO
La pista in lento miglioramento ha portato nuovamente tutti i piloti a optare per gli pneumatici d'asciutto data la presenza di zone bagnate come la curva 8, 9, 12 e l'ultimo settore. Lo scenario che si è verificato è stato sulla medesima lunghezza d'onda di quanto si è denotato nell'arco dei primi 18 minuti delle qualifiche. I piloti hanno eseguito due short-run con due set di coperture intermedie nuove per dare l'assalto alla top-ten sino alla conclusione del turno.
Semaforo rosso che, a sorpresa, ha visto George Russell come il primo degli esclusi. Il pilota della Mercedes è stato eliminato nel Q2 per la seconda volta in stagione dopo il GP Miami. Il britannico non ha mai dato l'idea di sentirsi a proprio agio con la vettura tanto quanto il suo team mate. Tre piloti hanno tentato l'azzardo di utilizzare le mescole soft C5 negli ultimi due time-attack, ma la strategia aggressiva non ha funzionato dato che sia le Aston Martin di Sebastian Vettel e Lance Stroll e l'Alfa Romeo di Guanyu Zhou non sono riusciti a migliorare i propri tempi rispetto a quanto fatto con le coperture intermedie.
Il tetra campione del mondo è stato vittima di un bloccaggio degli pneumatici all'asse anteriore alla frenata della curva 7, il canadese ha riscontrato la medesima avversità alla curva 14, mentre il pilota cinese non è riuscito a portare nella corretta finestra di esercizio gli pneumatici morbidi. Tra gli esclusi anche Mick Schumacher, mentre il suo compagno di squadra della Haas Kevin Magnussen è riuscito ad accedere alla Q3.
Q1: ESCLUSI OCON E RICCIARDO
La pioggia battente che si è abbattuta sul tracciato asiatico ha avuto ripercussioni anche sulle qualifiche, dato che il Q1 ha preso il via con ampi tratti del circuito ancora bagnato che ha reso in alcuni punti l'asfalto molto scivoloso, in particolare nelle chicane del terzo settore. Con l'assenza della pioggia, lentamente e progressivamente la sede stradale ha cominciato ad asciugarsi.
In virtù del miglioramento delle condizioni del tracciato, ogni giro i crono si sono abbassati sino al calare della bandiera a scacchi. Il colpo di reni finale della Haas di Mick Schumacher ha estromesso dalla qualificazione alla fase successiva Daniel Ricciardo. L'australiano della McLaren prosegue il proprio momento di difficoltà su una pista che lo ha visto cogliere ben quattro podi consecutivi dal 2014 e 2017.
Le avverse condizioni dell'asfalto, data la mancanza di grip soprattutto in accelerazione in trazione dalle molteplici curve lente, hanno amplificato le problematiche di guida dell'australiano al volante della MCL36. Ma, la vera eliminazione a sorpresa del primo segmento delle qualifiche, è stata quella di Esteban Ocon che non è riuscito a trovare il feeling con le mutevoli e complicate condizioni della pista. Il transalpino dell'Alpine non è sembrato in grado di adattarsi al tracciato in evoluzione tanto quanto il compagno di squadra Fernando Alonso.
Altro sabato deludente anche per Valtteri Bottas, escluso col diciassettesimo tempo mentre il suo compagno di box Guanyu Zhou è riuscito a staccare il pass per la fase successiva. Come si preannunciava già alla vigilia, la Williams ha completato l'ultima fila col rientrante Alexander Albon che ha preceduto di mezzo secondo la vettura gemella di Nicholas Latifi, ultimo.
La FW44 è una monoposto prestazionale sulle piste a basso carico aerodinamico, vedasi Spa Francorchamps e Monza, ma che riscontra molteplici avversità dove è richiesta deportanza e grip meccanico con una spiccata stabilità del retrotreno nelle fasi di trazione. L'inglese ha riscontrato differenti problematiche nell'arco della percorrenza del giro, accusando uno spiccato sovrasterzo nelle curve a bassa velocità di percorrenza, in particolare curva 8, 16, 17, 18 e 19. Tendenza al sovrasterzo che lo ha portato ad una marcata instabilità al retrotreno nelle fasi di trazione con conseguente decrescita prestazionale.