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Lutto nel mondo del calcio: è morto Claudio Garella, portiere di Verona e Napoli

L'ex calciatore, vincitore di due Scudetti con il club scaligero e partenopeo, si è spento all'età di 67 anni

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Il calcio italiano piange la scomparsa di Claudio Garella, ex portiere di Verona e Napoli. Aveva 67 anni. Con il club scaligero e partenopeo vinse due Scudetti, il primo con l'Hellas nella stagione 1984-85 mentre con il Napoli nel 1986-87 con Diego Armando Maradona.

Nato a Torino nel 1955 Garella è cresciuto nel settore giovanile dei granata per poi entrare in Prima Squadra nella stagione 1972-73 collezionando una sola presenza contro il Lanerossi Vicenza. Nella sua carriera ha militato successivamente nella Juniorcasasale, Novara, Lazio, Sampdoria, Verona, Napoli, Udinese per poi chiudere la carriera nel 1991 all'Avellino.

Appesi gli scarpini al chiodo, nel 2010 Garella ha intrapreso la carriera da allenatore nella Barracuda, squadra di Prima Categoria. Nel 2011 ricopre l'incarico di preparatore dei portieri del Pergocrema. Nella stagione 2012-2013 diventa allenatore della squadra giovanile juniores del Cit Turin e nel settembre del 2013 subentra come allenatore della prima squadra del Barracuda, in Prima Categoria.

Garella ha ricoperto anche il ruolo di direttore sportivo nella squadra dilettantistica di Peccetto Torinese,militante in Promozione e successivamente osservatore della Cavese in Serie D. 

L'Hellas Verona, attravero il proprio sito ufficiale, ha salutato Garella: "Verona - Hellas Verona FC piange la scomparsa di una autentica Leggenda della propria storia ultracentenaria: ci ha lasciato oggi, a 67 anni, Claudio Garella.

Autentico simbolo del primo Verona guidato da Osvaldo Bagnoli, Garella ha vestito i colori gialloblù dal 1981 al 1985, difendendo la porta dell'Hellas in tutta la trionfale cavalcata iniziata dalla vittoria della Serie B 1981/82, proseguita con la qualificazione in Coppa UEFA nel 1982/83 e culminata con la vittoria dello Scudetto nel 1984/85, di cui Claudio fu indiscusso protagonista.

I suoi numeri resteranno straordinari e irripetibili: appena 143 gol subìti in 157 presenze, 4 delle quali nella Coppa UEFA 1983/84 e altre 4 nelle doppie sfide di Finale di Coppa Italia raggiunta dal Verona 1982/83 e 1983/84.

Ma ciò che resterà per sempre nella mente di chi lo ha visto giocare e nell'immaginario di chi solo successivamente ne ha conosciuto - per ragioni anagrafiche - le gesta sportive, è lo stile assolutamente unico di difesa della propria porta, con parate atipiche e al tempo stesso efficacissime. Uno stile che gli è valso il soprannome di 'Garellik'. Un vero e proprio idolo per una generazione di tifosi veronesi e, più in generale, per tutti gli appassionati del calcio italiano.

Il Presidente Setti e tutto il Club si stringono attorno alla famiglia in questo momento di lutto."

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