Allegri, calciofili d’estate.
Dopo due giorni di digiuno, è tornato ieri, a chiudere degnamente il mese di giugno, l’Europeo di calcio, con il primo quarto di finale disputatosi al Vélodrome di Marsiglia alle 21.00 (stesso orario di tutti gli altri), tra Polonia e Portogallo. Una partita tirata però brillante, protrattasi fino alla lotteria dei rigori.
Poteva essere la seconda volta buona ai rigori per la Polonia, che dagli undici metri aveva costruito il suo passaggio dagli ottavi ai quarti (l’unica del tabellone, in verità); oppure poteva essere la terza volta buona per Cristiano Ronaldo, tornato ai grandi numeri da campione dopo una prima fase così così.
Invece è stata una serata di prime volte: la prima volta trionfale dei progenitori dei brasiliani ai rigori, naturalmente, ma anche la prima volta di un’invasione di campo in questo torneo francese – i taccuini la annotano più precisamente al 110’, secondo tempo supplementare - , opera di un presunto super fan di Ronaldo: il suo placcaggio da parte dele forze dell’ordine ha dato modo agli spettatori di assistere ad un’azione di rugby innestata in una gara dell’odiato antenato. E poi, se è consentito rivelarlo, anche la prima volta del cronista con una scommessa targata Euro 2016: scommessa vincente, perché chi scrive, per fortuna, aveva puntato proprio sugli uomini di Fernando Santos.
Ma che fatica esultare! Dopo un primo tempo speso interamente a recuperare il gol lampo dei bianchi polacchi (Lewandowski aveva segnato al 2’, e il pareggio lusitano non è arrivato prima del 33’, grazie al diciannovenne Sanches che concludeva nel migliore dei modi un fluido duetto con Nani), il Portogallo si è lasciato inviluppare in una ripresa avara di rivolgimenti, nonostante le occasioni non fossero mancate né da una parte né dall’altra. Nei due tempi supplementari la musica non è cambiata: fino all’ultimo tanto gli uni quanto gli altri hanno dato più volte, con le loro rapide e ficcanti folate in avanti, l’impressione di avere la svolta in tasca. Per rivedere i gol, però, alla fine c’è voluta la sequenza dei rigori: e che la voglia di segnare ci fosse, da una parte e dall’altra, lo ha dimostrato il fatto che, su nove rigori tirati, ne è stato sbagliato solo uno.
Parliamo del quinto e ultimo penalty a disposizione dei polacchi: a fallirlo, Blaszczykowski. Se, subito dopo di lui, Quaresma avesse mancato len-plein, si sarebbe proseguito ad oltranza. Ma ciò non è successo, per la gioia di tutti gli scommettitori rossoverdi. Così la Polonia dice arrivederci agli Europei, mentre il Portogallo si appresta ad incontrare, in semifinale, la vincente di Galles-Belgio.
IL TABELLINO DI POLONIA-PORTOGALLO
Polonia-Portogallo 4-6 d.c.r. (1-1 al 90') allo Stade Velodrome di Marsiglia
Polonia (4-4-2): Fabianski, Piszczek, Glik, Pazdan, Jędrzejczyk, Blaszczykowski, Krychowiak, Mączynski (8' pts Jodlowiec), Grosicki (37' st Kapustka), Milik, Lewandowski. (19 Zielinski, 12 Boruc, 17 Peszko, 18 Salamon, 8 Linetty, 14 Wawrzyniak, 4 Cionek, 1 Szczesny, 23 Starzynski, 13 Stepinski). All.: Nawalka.
Portogallo (4-1-3-2): Rui Patricio, Cedric, Pepe, José Fonte, Eliseu, Renato Sanches, William Carvalho (6' pts Danilo Pereira), Joao Mario (35' st Quaresma), Nani, Cristiano Ronaldo, Adrien Silva (28' st Joao Moutinho). (12 Anthony Lopes, 11 Vieirinha, 22 Eduardo, 6 Ricardo Carvalho, 2 Bruno Alves, 18 Rafa, 9 Eder). All.: Fernando Santos. Arbitro: Brych (Ger). Reti: pt 2' Lewandowski, 33' Sanches. Angoli: 6-2 per il Portogallo.
Marcatori: - 2' Lewandowski 33' Sanches.
Sequenza rigori: C. Ronaldo gol, Lewandowski gol, Renato Sanches gol, Milik gol, Joao Moutinho gol, Glik gol, Nani gol, Blaszczykowski parato, Quaresma gol.
