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Serie A, Napoli alla ruota della Juve

Roma sempre più terza

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Ė una catena, ormai.

Che in vetta scioglie il sangue nelle vene dei calciofili. La Juventus sempre prima continua a trovarsi il Napoli tre punti dietro, e a loro volta gli uomini di Sarri continuano ad avere alle spalle la Roma a cinque punti. Elemento terminale di questa catena è, all’immediato indomani della XXIX giornata di serie A,  la coppia Fiorentina-Inter, che, con diverso spirito e condizione di forma, si mantiene all’inseguimento dei capitolini.

Ė indubbio però che tanto i nerazzurri quanto i viola, alla luce  di un rendimento particolarmente incostante che li ha portati dall’essere capolisti a disputarsi gli ultimi posti utili per la zona Champions, rappresentano anche gli anelli più deboli di questa catena. Dunque, ora come ora, se parliamo di catena parliamo anche di  triade, e ciò che interessa più di ogni altra cosa è vedere chi andrà in panne prima tra Juve (67 punti), Napoli (64) e Roma (59, subito dopo ci sono appunto Inter e Fiorentina, appaiate a 54).

Che la Fiorentina sia incostante lo ha dimostrato anche ieri pomeriggio, pareggiando in casa una partita col fanalino Verona che conduceva dalla fine del primo tempo. Non è bastato uno Zarate al 40’ per aver ragione di una banda di scaligeri mai domi, che ci hanno creduto fino in fondo e quasi alla fine hanno trovato il punticino, grazie al gol di Pisano all’87’. Punticino che conta relativamente, com’è ovvio, per la classifica della squadra di Del Neri, ma neppure la Fiorentina può rallegrarsi più di tanto per aver agganciato l’Inter, visto e considerato che era nelle condizioni di poterla scavalcare.

Non farebbe certo male, alla truppa di Sousa, prendere qualche ripetizione dalla Roma, infallibile a Udine (gol di Dzeko al 15’ e di Florenzi al 75’, poi all’85’ Fernandes rendeva meno drammatico il punteggio per i padroni di casa), o dal Napoli, altrettanto infallibile a Palermo nella partita del prime time (il rigore di Higuain al 22’ sporca l’esordio di Novellino sulla panchina rosanero, e rende sempre più drammatica la situazione dei siciliani, che rimangono un solo  sopra il terzultimo posto).

Se dovessimo votare il match più pesante di questa giornata non avremmo dubbi ad indicarlo in Genoa-Torino: al “Ferraris”, infatti, grazie ad una memorabile vittoria di rimonta, i grifoni si sono messi in una condizione di classifica tale da potersi dire ora quasi del tutto fuori dalla zona pericolosa, e in queste ultime nove giornate, volendo, avrebbero addirittura la possibilità di divertirsi a fare lo sgambetto alle ex rivelazioni Chievo ed Empoli e, perché no, tentare addirittura di speronare il Bologna.

Non meno notevole è la vittoria interna del Carpi a spese del Frosinone. Al “Braglia” si scontravano i menottiani penultimi e i ciociari terzultimi: il successo dei primi ha fatto sì che il distacco di quattro punti che c’era fino all’altro ieri tra gli uni e gli altri si riducesse ad uno. Riepiloghiano il gol di queste due partite fondamentali per il capitolo salvezza: a Genova il Torino conduceva per 2-0 dopo i primi quindici minuti, e questo per merito di una doppietta di Immobile (5’ e 15’); poi un doppio rigore dell’ex granata Cerci (20’ e 47’) rimetteva a posto le cose per i padroni di casa, che al 66’, grazie a Rigoni, raggiungevano il Paradiso.

Nel 2013-14 Cerci reggeva l’attacco del Torino al fianco proprio di Immobile, e i due si trovavano benissimo insieme; la partita di ieri ha dimostrato che i due, messi a contatto anche da avversari, trovano sempre una misteriosa alchimia da gol, e, se non segnano nella stessa partita dalla stessa parte del tabellino, riescono ugualmente a farlo su due fronti contrapposti.

A Modena, invece, Carpi in vantaggio al 27’ con Bianco; il Frosinone riusciva a pareggiare con Dionisi al 72’, ma poi doveva soccombere all’altra rete carpigiana messa a segno al 90’ da De Guzman, che chiudeva la partita.   

Per una Roma che gongola, intanto, c’è una Lazio che non ha meno motivi per sorridere: nell’altra partita serale della tranche domenicale, infatti, i biancocelesti ritornano alla vittoria all’Olimpico, battendo l’Atalanta grazie ad un doppio Klose al 67’ e al 94’. Con questo match, gli orobici di Reja arrivano a collezionare quattordici turni senza vittorie

Infine, al “Bentegodi”, nella partita del mezzogiorno, Chievo e Milan avevano pareggiato a reti bianche.

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