Roma: e sono sei.
Sei vittorie consecutive. Dal derby col Frosinone che ha chiuso il mese di gennaio (il primo del girone di ritorno), la spallettiana non ha più smesso di macinare punti: tre alla volta. Può darsi che tra le file dei romanisti possa pur esserci qualche latinista, capace di spiegare ai suoi compagni che dietro la parola “febbraio” si cela in realtà qualcosa di molto benaugurale, “februus”, che significa purificante: e più purificante di un febbraio tutto vittorie la Roma, quella Roma acciaccata e malmessa del dopo-vacanze di Natale, di sicuro non poteva trovare.
Il sesto successo di fila è stato colto dai giallorossi nel primo anticipo della XXVII giornata di serie A, andato in scena ieri, a partire dalle 18.00, al “Castellani” di Empoli. Bisogna dire che la gara si è immediatamente messa bene per gli ospiti, andati in vantaggio al 5’ con un gol di El Shaarawy. L’egiziano, quando ancora le squadre non avevano neppure iniziato a studiarsi, trovava il tiro-fenomeno da 20 metri che faceva secco il portiere empolese Skorupski (un giocatore che, vale la pena ricordarlo, è in prestito proprio dalla Roma). Arginata senza danni un’iniziativa di Maccarone al 14’, la squadra capitolina veniva quindi tradita da un infortunio di un suo difensore, Zukanovic, che al 22’ pareggiava senza volerlo. L’1-1, però, durava pochissimi minuti, dal momento che il bosniaco Pjanic, al 27’, sulla ribattuta di una punizione da lui stesso calciata trovava quel gol che consentiva ai suoi compagni di tornare a condurre.
Nella ripresa occasione per El Shaarawy al 50’,non finalizzata; otto minuti dopo ancora pericoloso sul fronte avversario Maccarone, che sfiorava il 2-2, ma, appunto, si limitava a sfiorarlo. Poi nessun’altra emozione degna di rilievo fino alla sfortunata ribattuta di un tiro di Salah da parte di Skorupski, al 74’; su di essa El Shaarawy faceva il falco, e stavolta il tris non gli sfuggiva. La Roma a 53 punti continua l’altalena con la Fiorentina per il possesso del terzo posto. L’Empoli, a 34, da oggi in poi dovrà, forse, accontentarsi di un campionato meno scoppiettante di quanto la prima parte del torneo avesse lasciato immaginare.
Un’altalena, e per giunta “di famiglia”, potrebbe pure diventare quella per la “colonizzazione” del quarto posto, dal momento che le distanze tra i cugini dell’Inter e del Milan si assottigliano sempre di più. Con i tre punti incamerati nell’altro anticipo, quello delle 20.45 giocato a San Siro, il Diavolo si porta infatti, almeno per una sera, a -1 dall’Inter, passando da 44 a 47 punti. Nella piovosa gara col Torino, che era partito con spavalderia per poi mutare atteggiamento e farsi più guardingo (tuttavia senza rinunziare a folate discontinue), decisivo è stato Antonelli alla fine del primo tempo (45’), su un corner tirato da Kucka.
Tuttavia i rossoneri avrebbero già potuto sfondare al 25’, se soltanto Honda su punizione avesse trovato la rete, anziché l’incrocio dei pali. Nella ripresa, poi, più precisamente al 65’, Bacca si vede negare la gioia del gol da un fuorigioco.
