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Sardegna. Giovanni Sulcis, il calciatore medico

Scarpette appese al chiodo e laurea con il massimo dei voti

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Non è semplice, ne tanto meno frequente, vedere un calciatore rinunciare al palcoscenico dorato della serie A ed agli introiti considerevoli assicurati da contratti spesso blindati. Scelta inusuale, dunque, soprattutto se l’epilogo della carriera è ancora lontano e si hanno davanti diverse stagioni di proficua attività agonistica. Eppure è stata proprio questa la scelta fatta da Giovanni Sulcis, il calciatore di Bosa in provincia di Oristano, classe 1975, formatosi nella Calmedia, arrivato nella massima serie dopo una trafila che lo ha visto protagonista con le maglie della primavera del Cagliari, della Torres in C2, dell’Atletico Catania in C1, del Chievo Verona in B, prima del ritorno al Cagliari. Con la società del presidente Cellino e del mister Renzo Ulivieri, ha fatto il suo esordio in A nella stagione 1999/2000, in un campionato contrassegnato da 10 presenze e dalla soddisfazione di aver realizzato un gol di testa al portierone olandese della Juventus Van de Saaar. Nella stagione che ha preceduto il ritiro il calciatore bosano ha militato nel Perugia di Gaucci allenato dall’allora semisconosciuto Serse Cosmi. Difensore di buone qualità tecniche, apprezzato per la correttezza esemplare dimostrata in campo e fuori, Sulcis ha abbandonato l’attività nel 2002 per meglio seguire gli studi di medicina completati nel 2007 con un bel 110 e lode e successiva specializzazione in ortopedia. Nel corso della sua breve carriera, Giovanni Sulcis ha collezionato in tutto 61 presenze nel Cagliari suddivise tra serie A e B con 5 gol; 1 con il Perugia, sempre nella massima serie; 7 con il Chievo Verona nel campionato cadetto; 25 con l’Atletico Catania in serie C1; 33 con la Torres in C2.

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