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Lega Pro, la schiacciasassi fermata nella terra dei Sassi

Girone A, tutto ok per Cittadella

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Lo dice la Bibbia.

Un inesorabile ammasso di muscoli e di potenza iper-virile come Golia fu messo ko da un sassetto assai ben scoccato dalla fionda di un eroe ardimentoso, Davide, che però era di taglia decisamente normale. Allo stesso modo la Bibbia della Lega Pro racconterà un giorno che il Golia-Casertana, che sminuzzava le pietre e i sassolini lungo la strada per la promozione in serie B, fu fermato, nel bel mezzo dell’inverno e proprio allo sprint d’inizio del girone di ritorno,  lì nella terra del Davide-Matera, che dei Sassi, coriacei e antichi, ha fatto il suo habitat. E così i borbonici, d’un colpo, persero il primato.

Era giusto anticipare l’evento-clou del del girone C di Lega Pro perché è di sicuro la pagina più favolistica della XXI giornata del campionato, disputata tra sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 febbraio. Negli altri due gironi, invece, rimaniamo nella prosa di tutti i giorni, con il Cittadella e la Spal che si conferma in testa, e allungando addirittura.  

Esaminiamo nel dettaglio le vicende del raggruppamento settentrionale. Qui il lotto di anticipi di sabato ci ricorda che in Friuli, a livello calcistico, non c’è solo l’Udinese dalle ambizioni europee appena un po’ appannate negli ultimi anni, o la Triestina dagli antichi allori: si fa largo coraggiosamente anche il Pordenone di Tedino, che espugnando il campo di Renate col risultato di 2-0, si porta deciso al secondo posto a quota 37 punti in condominio col Feralpisalò, battuto domenica a Padova per 2-0. Intanto il Cittadella, anch’esso in campo di sabato,  recita la parte della Spal all’ombra delle Alpi e, vincendo per 2-1 a Piacenza, si porta a 44 punti e quindi a ben sette lunghezze di distanza dalle due inseguitrici. Sotto la coppia di vicecapoliste si rivede il Bassano, che sabato supera in casa il Sudtirol per 2-0 e a 36 punti aggancia nientepopodimeno che l’Alessandria, incapace di andare oltre l’1-1 nella sfida domenicale casalinga col Lumezzane.

Nel girone di mezzo, intanto, bella la vittoria d’anticipo della Maceratese, che sul proprio campo batte sonoramente il Rimini per 3-0. Ma resta sempre terza, perché il giorno successivo  il Pisa di Gattuso fa suo il derby con l’Arezzo all’Arena Garibaldi (2-0) e ribadisce la sua intenzione di non voler rinunciare al ruolo di vice-Spal.

Peccato che scalare la cima diventi sempre più proibitivo,  però, perché la Spal “di ruolo” non si smarrisce neppure nel posticipo del lunedì (1-0 al Pontedera in casa) e fa il vuoto alle proprie spalle:  tradotto in cifre nude e crude, mette tra sé e il Pisa ben nove punti di distanza.

E torniamo al girone C. Nuovo capolista è il Foggia, forte del colpaccio in quel di Melfi all’alba del turno del grande ribaltamento di testa; l’1-0 esterno consente ai dauni di toccare quota 40 punti, e di guardare dall’alto Casertana e Benevento, appaiate al secondo posto con 39 punti. Si è detto della Caporetto della Casertana in quel di Matera; i sanniti, invece, nel pomeriggio di domenica battono agevolmente sul proprio campo la Fidelis Andria, col risultato di 2-0.  Altrettanto agevole è la vittoria interna del Lecce sul Martina Franca  (un rotondo 3-0 nella gara giocata di sabato).

La domenica pomeriggio è vincente anche per il Cosenza , che batte in casa il Messina con uno splendido 3-1; la vittoria, indirettamente, è dedicata anche a Mario Occhiuto, il sindaco che, fatto fuori alla fine della scorsa settimana da una manovra di palazzo, era stato tra i registi della rinascita della società dopo l’ennesimo fallimento. Rossoblù ora quinti da soli a 37 punti, con ben cinque lunghezze di vantaggio sulla sesta, il Matera dei miracoli, e soltanto tre da recuperare sulla vetta.

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