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Bioedilizia

L'edilizia che ama l'ambiente

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di Giorgio Nadali

Dopo anni di studi ed esperienze sul campo, Gilberto Barcella ha realizzato un brevetto per la realizzazione di biocompositi in canapa e calce che ha permesso di industrializzare i processi di produzione e installazione di involucri ad altissima efficienza energetica, naturali e riciclabili. Oggi si occupa della direzione tecnica, ricerca&sviluppo e commerciale per la divisione Tecnocanapa by Senini di Montichiari, una realtà industriale virtuosa che ha creduto in questo progetto. Tiene corsi di formazione per architetti che desiderano avvicinarsi al mercato della bioedilizia e, parallelamente, è un appassionato divulgatore dei benefici offerti da queste tecnologie per le persone e l’ambiente.

Cos'è la bioedilizia?

La bioedilizia è un settore dell’edilizia che utilizza materiali naturali per costruire e ristrutturare edifici, e va da quella più integralista che utilizza balle di paglia, argilla, legno, calce, canapa, pula di riso, a quella che accetta compromessi funzionali, come le case in legno prefabbricate.

Quanto è diffusa in Italia?

Oggi si stima circa il 10% del mercato ma i trend sono in crescita da qualche anno, nonostante la crisi peggiore di sempre. Due anni fa si parlava di 700.000 milioni di fatturato, che corrispondeva a circa il 7% del mercato, ma il dato si riferiva solo alla costruzione delle case in legno (dal Sole 24 Ore del 12 luglio 2017).

Quali sono i vantaggi della bioedilizia?

Comfort abitativo, aria interna delle abitazioni molto più salubre, azzeramento dei consumi energetici, durevolezza dei materiali, immagazzinamento di co2 negli involucri, impronta di carbonio negativa, riduzione dei materiali in discarica.

Quali risultati significativi avete ottenuto in 8 anni di attività?

Grazie ai nostri progetti oltre 500 persone vivere all’interno di un’abitazione sana e rispettosa dell’ambiente. Abbiamo contribuito a far vincere ai nostri clienti premi nazionali come il Cubo d’Oro Casaclima e premi internazionali in ambito Cop21 (Green Builduing Solution Awards). Infine abbiamo contribuito a immagazzinare circa 3000 tonnellate di co2 negli involucri degli edifici.

 La bioedilizia ha un costo superiore a quella tradizionale?

 Alcune voci di spesa sono maggiori, altre minori: l’involucro così performante permette ad esempio di ridurre al minimo l’installazione degli impianti di raffreddamento e di riscaldamento. Se le murature sono fatte con calce e canapa su larga tramite i nostri sistemi industrializzati, sfruttando il nostro brevetto, i conti si pareggiano.

Secondo Lei l'edilizia è attenta all'ambiente oggi in Italia?

Le istituzioni stanno cercando di indirizzare l’edilizia verso soluzioni green. Qualcosa si sta muovendo ma siamo fortemente in ritardo, bisognerebbe tassare la produzione di co2 e gli smaltimenti dei materiali. Il Biomattone® di Canapa e Calce si è aggiudicato il Premio Edilizia Verde 2017 per la sezione materiali locali e rinnovabili. È utilizzabile in qualsiasi tipo di costruzione? Sì, dalle ville ai grattacieli, ai capannoni: tutti edifici già da noi realizzati.

 

 

    

 

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