(A.A.) E' già al lavoro la giuria della quarta edizione del Premio Cesare Zavattini, il concorso rivolto ai giovani under 35 e dedicato al riuso dei materiali d'archivio. A presiederla, per il biennio 2019/2020 è il regista Gianfranco Pannone e ne fanno parte il produttore Gianluca Arcopinto, la montatrice Ilaria Fraioli, il montatore Angelo Musciagna, la docente universitaria Stefania Parigi.
In questa prima fase, la Giuria ha selezionato, tra i numerosi progetti di cortometraggio documentario pervenuti attraverso il bando, le nove migliori proposte per originalità , sperimentazione, peculiarità nel riuso del cinema d’archivio. Questi i titoli e gli autori finalisti: La scelta di Lorenzo Conte, Agnus Dei - San Vittore 1946 di Livio Remuzzi, Lo stato del montaggio di Marta Basso e Marina Perrone Capano, Un bacio tra le rovine di Giulia Casagrande, Het - Fine di Santiago Torresagasti, Ctrl di Stiven Zaka Cobani, Buio in sala di Valeria Civardi, Il mare che non muore di Caterina Biasiucci, Mezzogiorno di fuoco di Marco Signoretti. I giurati hanno espresso un generale apprezzamento per la qualità e la varietà dei progetti pervenuti.
Gli autori selezionati potranno ora partecipare al percorso formativo e di sviluppo che prenderà avvio sabato 9 novembre 2019, alle ore 12, presso la Sala Zavattini della Fondazione Aamod (via Ostiense 106), in un incontro aperto al pubblico nel quale saranno presentati i singoli progetti.
formazione, della durata di circa tre mesi e con lezioni tenute da importanti professionisti del cinema italiano, la Giuria sceglierà tre progetti vincitori che, oltre a poter utilizzare liberamente (con licenze Creative Commons) il materiale filmico dell’Aamod, dell’Istituto Luce Cinecittà e degli altri archivi partner, riceveranno servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi (in produzione e post-produzione) e la somma di 2.000 euro per ciascun progetto realizzato.
La quarta edizione del Premio Zavattini ha riscosso un notevole successo di adesioni al bando, scaduto lo scorso 11 ottobre 2019: quasi cinquanta i progetti pervenuti alla Fondazione Aamod, che promuove l'iniziativa con il sostegno del MiBAC, del Nuovo IMAIE, dell'Istituto Luce Cinecittà , in collaborazione con Cineteca Sarda, Deriva Film, Officina Visioni, ARCI UCCA, FICC.
Grande soddisfazione è stata espressa dal direttore Antonio Medici, che ha anche sottolineato come la partecipazione al bando richieda un lavoro di progettazione, un impegno che evidentemente non ha scoraggiato i giovani filmmaker che vi hanno aderito con le loro proposte. "La peculiare formula del Premio Zavattini - ha aggiunto il direttore - riscuote un meritato interesse, poiché offre la possibilità di realizzare il proprio progetto di cortometraggio non solo grazie al sostegno produttivo e alla disponibilità di straordinari archivi filmici, ma anche attraverso un'attività formativa e di sviluppo che aiuta a maturare le proposte. Ne sono testimonianza i cortometraggi finora realizzati, che hanno avuto accesso a festival nazionali e internazionali".