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Una molecola rallenta il morbo di Alzheimer, risultati positivi sui malati

Il trattamento potrebbe essere disponibile nel giro di tre anni

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Potrebbe arrivare nel giro di tre anni la molecola in grado di rallentare la malattia ruba-memoria, l'Alzheimer. Si tratta di un farmaco capace di modificare i processi alla base della malattia, rallentando anche il declino cognitivo.

L'ESPERIMENTO -  1.322 malati iniziali di Alzheimer sono stati seguiti dal trial clinico per 3 anni e mezzo. Il farmaco ha ridotto di un terzo il declino mentale rispetto al placebo. Si aspettano ora i risultati della fase 3.

«Se questi risultati saranno replicati - ha dichiarato Eric Karran, direttore Ricerca dell’Alzheimer’s Research UK - allora penso che si tratterà di un grandissimo passo avanti nella ricerca sull’Alzheimer e per la prima volta la comunità medica potrà dire di essere in grado di rallentare la malattia, il che rappresenta un incredibile avanzamento».

«Il trattamento potrebbe essere disponibile già nel 2018 - si legge sul Telegraph e sulla Bbc - se arriverà in tempi rapidi il via libera dell’Agenzia dei farmaci britannica (Mhra) e dell’Istituto nazionale per l’eccellenza clinica (Nice)».

Un annuncio che, in occasione della Conferenza internazionale della Alzheimer’s Association in corso a Washington, è stato accolto con entusiasmo dai medici e associazioni di pazienti.

«Non stiamo parlando di uno studio condotto sui topi, ma su malati. E questo conta» - spiega Richard Morris, professore di neuroscienze all’Università di Edimburgo.

La molecola è un anticorpo che si lega all’amiloide, sostanza proteica patologica, quando è ancora allo stadio solubile, permettendo all’organismo di spazzarla via prima che formi le pericolose placche. Il farmaco era stato sviluppato inizialmente per le persone con demenza avanzata, rivelandosi inefficace. I ricercatori hanno notato, però, che aveva un effetto sui pazienti con sintomi lievi.

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