Ogni anno, il cancro, miete numerose vittime e sembra ancora che non ci sia una cura definitiva per combatterlo. Intanto, da alcuni ricercatori giapponesi, arriva una notizia che potrebbe rivoluzionare la diagnosi dei tumori e permettere la cura in fasi sempre più precoci. Si tratta di una tecnica che consente di diagnosticare, a partire da un semplice esame del sangue, 13 tipi di cancro ad uno stadio iniziale.
Secondo gli studiosi, il test dovrebbe arrivare sul mercato, entro 5 anni e permetterebbe di individuare precocemente, tra l’altro, i tumori del seno, dello stomaco, dell’esofago, del polmone, del fegato, del pancreas, del colon, dell’ovaio, della prostata e della vescica.
Non finisce qui. La metodica potrebbe essere sviluppata anche per individuare precocemente malattie degenerative come l’Alzheimer. I risultati sono stati raggiunti grazie ad un programma realizzato dall’Organizzazione giapponese delle Nuove Energie e Tecnologie Industriali (Nedo), che ha utilizzato i dati di 65mila pazienti messi a disposizione dal Centro nazionale del cancro nipponico.
La tecnica allo studio si basa sulla valutazione della presenza, nel sangue, di microacidiribonucleici (microRna), il cui aumento segnalerebbe lo sviluppo di un tumore. Il lavoro dei ricercatori nipponici ha consentito di identificare 250 varietà di queste molecole nel corpo umano, che serviranno da marcatori per scoprire i diversi tipi di tumore. Il sistema riduce notevolmente il numero di esami, oggi, necessari per individuare le singole malattie.