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Aids, esperti e pazienti a confronto sulla 'terapia del futuro'

Strategie personalizzate e semplificazione terapeutica gli obiettivi

a cura della redazione
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Un trattamento sempre più su misura, con meno farmaci da assumere a vantaggio della qualità della vita. Sulla terapia del futuro contro il virus dell'Aids si confrontano oggi e domani a Milano infettivologi, infermieri, microbiologi, psicologi, farmacisti ospedalieri e farmacoeconomisti, insieme ai rappresentanti delle persone con Hiv e delle istituzioni sanitarie, riuniti nel 'Multidisciplinary Italian LDR Expert Panel Group' organizzato da Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) e sostenuto da AbbVie. L'obiettivo, spiegano i promotori dell'evento, è delineare l'applicazione nella pratica clinica di strategie personalizzate di ottimizzazione e semplificazione terapeutica, i cosiddetti 'Less Drugs Regimen' (Ldr).

"Oggi le persone con Hiv possono avere, se diagnosticate precocemente, un'aspettativa di vita simile alle persone che non hanno contratto il virus", ricorda Massimo Andreoni, presidente Simit e primario di Malattie infettive al Policlinico universitario Tor Vergata di Roma. "L'attuale sfida per il medico infettivologo è quella di assicurare per un lungo periodo di tempo il mantenimento degli elevati livelli di controllo dell'infezione, migliorando la qualità di vita del paziente, il suo stato di salute generale e la sostenibilità della cura. In questo senso la semplificazione della terapia, la personalizzazione e l'ottimizzazione del percorso assistenziale sono il futuro della cura del paziente con Hiv". Gli esperti, suddivisi in gruppi di studio, partiranno dall'analisi della letteratura in tema di strategie Ldr, approfondendone le opzioni terapeutiche ed evidenziandone i punti di forza e le problematiche. Il tutto utilizzando un nuovo strumento gestionale chiamato 'Hiv Patient's Journey', attraverso il quale "si analizzeranno gli snodi decisionali più strategici per l'implementazione di regimi terapeutici semplificati - sottolinea Adriano Lazzarin, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Irccs San Raffaele di Milano - valutando non solo il quadro clinico del paziente, ma anche il suo stato emozionale e quindi proponendo le soluzioni più idonee e il coinvolgimento delle figure professionali necessarie per assicurare il miglior percorso di cura al paziente sieropositivo".

"La semplificazione e personalizzazione della terapia antiretrovirale è oggi una realtà - evidenzia Giovanni Di Perri, ordinario di malattie infettive, Divisione universitaria di malattie infettive, ospedale Amedeo di Savoia di Torino - Gli studi hanno prodotto risultati chiari nelle persone con Hiv attentamente selezionate. Un regime di terapia che utilizza meno dei 3 farmaci considerati standard apre a percorsi terapeutici di semplificazione ad hoc, in grado di assicurare il mantenimento dell'efficacia viro-immunologica in soggetti stabili con viremia soppressa. La semplificazione e l'ottimizzazione dei percorsi terapeutici assicura meno effetti collaterali, migliora la qualità di vita e garantisce un reale vantaggio economico".

"Le strategie Ldr sono una peculiarità nata dall'expertise italiana - conclude Simone Marcotullio, vice presidente Fondazione Nadir Onlus - e rappresentano per il paziente una importante opportunità per poter gestire al meglio l'infezione da Hiv in un'ottica di lungo termine. In particolare, l'Hiv Patient's Journey è uno strumento che accresce la consapevolezza della persona con Hiv sul suo percorso terapeutico, contribuendo a identificare le tappe cliniche ed emozionali nelle quali la coppia medico-paziente identifica e personalizza il miglior paradigma di cura". Il Multidisciplinary Italian Ldr Expert Panel Group è organizzato da Simit con il patrocinio di ministero della Salute, Istituto superiore di sanità, Associazione infermieri malattie infettive, Associazione microbiologi italiani, Societa' italiana di virologia medica, Società italiana di farmacia ospedaliera, e le associazioni Anlaids, Nadir, Plus, Nps e Asa.

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