Perché alle volte le diete non funzionano? Semplice non si dimagrisce solo digiunando ma soprattutto con la testa.
Un accurato studio di uno psichiatra americano Daniel G. Amen, ha dimostrato in modo scientifico che si può mangiare male per iperattività cerebrale, bassa attività cerebrale , scarsa autostima e ansia. Tutti problemi dati da alcuni neurotrasmettitori. Una volta individuato l’intoppo si può stabilire cosa mangiare e cosa evitare per vivere meglio e perder peso. Lo studio ha riconosciuto cinque tipologie di mangiatrici da tenere d’occhio. Tre le abbiamo viste nella precedente puntata vediamo i restanti modelli:
Mix tra mangiatrice compulsiva e impulsiva
Sembra una contraddizione ma non lo è. Questo tipo di mangiatrice è letteralmente ossessionata dal cibo e affronta i problemi della vita mangiando. In questo caso il cervello alterna iperattività e ipoattività, non sa dire di no e ha la tendenza a rimanere ancorata a pensieri negativi che riesce a scacciare solo ingurgitando cibo. Come perdere i chili di troppo? Qui Occorre aumentare sia la produzione di serotonina che di dopamina con l’attività fisica che dovrebbe praticare almeno per mezzora al giorno. Inoltre dovrebbe fare un pieno di Vitamina D, la vitamina che si prende con il sole e che se insufficiente, provoca depressione. La depressione a sua volta introduce nel circolo vizioso del mangiare in modo compulsivo impulsivo. Sarebbe importante per questo tipologia annotare in un diario i propri obiettivi in modo chiaro tipo: “Voglio perdere 5 chili”. Bene evitare trattamenti per la depressione a base di iperico (antidepressivo naturale) che può influire sulla produzione di dopamina o serotonina
Mangiatrice emotiva
Qui il problema di fondo è la scarsa autostima. Per compensare quello che ritiene il suo scarso valore, si getta sul cibo che ha un potere consolatorio. Come mai accade questo? Lo studio in questo caso ha mostrato una iperattività nella zona limbica e una ipoattività nella corteccia prefrontale da cui derivano i problemi dell’umore dovuta a carenza di vitamina D. Cosa fare? Innanzitutto una cura di vitamina D, aumentare il consumo di omega3 contenuti nei pesci come sgombro, aringa, salmone nel fegato nelle noci, nella valeriana. Ottimi i broccoli ricchi di vitamina A e K che accelerano il metabolismo e l’assimilazione della vitamina D. Svolgere attività fisica e avere molti amici che la facciano sentire amata. Evitare isolamento affettivo e la mancanza di sonno
Mangiatrice Ansiosa
Anche nel caso della mangiatrice ansiosa l’autostima è molto bassa e per di più aggravata da pensieri angosciosi, dalla paura che accadano disgrazie e che il peggio debba sempre arrivare.
Che succede nel suo cervello? C’è un’iperattività nella zona nei nuclei grigi centrali a causa di un basso livello di GABA un neurotrasmettitore della calma presente nel sistema nervoso centrale di ogni mammifero. Per perdere peso l’ansiosa deve seguire una dieta ricca di acido glutammico come riso integrale, broccoli,lenticchie, avena gli spinaci i limoni le banane le noci oltre a fare una cura di vitamina B e magnesio. Buono anche praticare tecniche di rilassamento come meditazione, ipnosi, respirazione profonda e attività fisiche giuste vedi pilates e yoga. Importante dormire almeno sette otto ore per notte aiutandosi con un infuso di valeriana. Da evitare i regimi iperproteici alcol e caffeina, i pensieri negativi da stroncare assolutamente sul nascere.