Secondo il candidato del Partito Democratico in Campania, Vincenzo De Luca, dopo la pronuncia della Cassazione che stabilisce che la decisione sull ‘incandidabilità spetta ai giudici ordinari e non al Tar , non cambierà proprio niente. "Tutto come prima" afferma candidato Pd ed ex sindaco di Salerno , "In casi precedenti, i giudici ordinari e quelli amministrativi sono arrivati alle stesse conclusioni, garantendo pienamente l'esercizio delle cariche pubbliche" ha dichiarato.
Per Renzi la questione De Luca è un "problema superabile" e De Luca, si sente in una botte di ferro: “ il presidente del Consiglio Matteo Renzi "ha chiaramente definito la Severino un problema superabile, confermando che chi viene scelto dai cittadini, con un voto democratico, potrà tranquillamente governare. Rimaniamo sui problemi dei cittadini. Prepariamoci a far rinascere la Regione dell'immobilismo e dei 400 consulenti inutili".
Nel caso di Vincenzo De Luca, ex viceministro ed ex sindaco di Salerno, non si è solo in presenza di un impresesntabile, ma si parla di una persona già condannata lo scorso 21 gennaio a un anno di galera e ad un anno di interdizione dai pubblici uffici per abuso di ufficio.
Nel caso di una sua vittoria dovrà subito dopo essere sospeso. A chi giova quindi questa candidatura? Non si comprende, mentre è certo che si rischia un vuoto istituzionale. E adesso poiché il ricorso al tar non è più possibile ma spetta ai giudici costituzionali esprimersi e i tempi della giustizia ordinaria sono lunghi, il vuoto istituzionale in Campania è certo. Inoltre non ci sono precedenti in merito, e non si può sapere se l’orientamento sarà lo stesso del Tar.
Il problema è chiaramente aperto anche se il premier e lo stesso candidato vanno avanti fiduciosi affermando che il problema non esiste.