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Frattura nel Pd per l’Italicum, il capogruppo Speranza rassegna le dimissioni

Matteo Renzi chiude ad ogni modifica sull'Italicum,

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Il premier ha chiesto durante l’assemblea Pd di confermare il voto della Direzione. Con citazioni  bibliche e fiabesche  â€œTroppi sciacalli in azione sulla legge elettorale, Fuori ci sono tanti Tabaqui. (peronaggi del libro della Jungla) La nostra discussione deve essere liberata dai toni all'Armageddon"   Renzi insiste sul fatto che la  legge "va votata" perché è una legge fondamentale per il governo. 

Il capogruppo Pd Roberto Speranza ha annunciato le dimissioni.  Dopo  le dimissionidi di Speranza   la minoranza  ha abbandonato l'assemblea.  La linea di Renzi è passata con 190 sì e nessun contrario, ma 120 deputati non hanno votato.

Le opposizioni , temendo il ricorso da parte del governo al voto di fiducia si sono appellate al  capo dello Stato,  che segue la situazione con attenzione senza voler prevaricare le competenze di altri organi costituzionali.  Dopo la discussione parlamentare le Camere devono comunque prendere una decisione netta o si o no all’italicum senza  arenarsi  in diatribe  che porterebbero solo immobilismo. 

L’iter per l’approvazione dell’Italicum  dopo la discussione all’interno dell'assemblea Pd, prevede  la votazione  in commissione Affari costituzionali di Montecitorio che potrebbe  effettivamente  votare gli emendamenti.  I tempi sono  stretti.  Attualmente la commissione è impegnata  con le audizioni, per domani non ci saranno lavori   e sarà spostata  la presentazione degli emendamenti al prossimo  lunedì 20 aprile.

Dal 20 restano pochi giorni per la discussione del 27  quando l'Italicum arriverà  in aula. Giorni di dibattito, che potrebbero bloccare lo scontro  sugli emendamenti.

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