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SARDEGNA. Cinque candidati per le primarie del centrosinistra

Maretta nella coalizione

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E' partita da 4 giorni la corsa del centrosinistra sardo verso le primarie del 29 settembre. Alla consultazione parteciperanno 5 candidati: in rigoroso ordine alfabetico, Simone Atzeni, Francesca Barracciu, Roberto Deriu, Gianfranco Ganau e Andrea Murgia. Tutti i candidati, ad eccezione di Atzeni (dirigente del Partito Socialista), sono esponenti del Partito Democratico – con la relativa eccezione di Murgia, iscritto ma autosospeso dal Pd dopo la mancata elezione di Romano Prodi alla Presidenza della Repubblica. E proprio la preponderante presenza democratica alle primarie ha causato la spaccatura nella coalizione: Sinistra Ecologia e Libertà, Verdi, Rossomori, Unione Popolare Cristiana e Italia dei Valori hanno infatti contestato il valore della competizione del 29 settembre, giudicata più una conta interna ai Democratici che non un vero confronto politico.

Gli stessi partiti avevano chiesto, in agosto, al segretario regionale del Pd Silvio Lai di spostare più avanti il termine ultimo per la presentazione delle candidature, fissato inizialmente per l'8 agosto e al quale avevano risposto in 6 (oltre ai 5 menzionati sopra, l'ex Italia Dei Valori Maurizio Piras), e successivamente spostato al 2 settembre, giorno di consegna delle firme per i candidati già presentatisi. Quasi un mese di tempo che nessuno dei partiti 'ribelli' ha sfruttato, lasciando quindi la competizione appannaggio dei 5, con il Partito Democratico a occupare la scena e il solo Simone Atzeni come completo outsider, mentre uno dei maggiori esponenti di Sel, il deputato Michele Piras, ha senza mezzi termini dichiarato che per la data delle primarie sceglierà “se andare al mare o in campagna”.

Non sembra, quindi, ancora chiusa la partita con buona parte degli alleati – con il solo Centro Democratico a fare da paciere – mentre resta ancora da risolvere il nodo di due possibili ingressi in coalizione: quello – quasi certo – del Partito Sardo d'Azione, che nell'ultima legislatura ha sostenuto la giunta di centrodestra fino allo scorso marzo, e che ha recentemente annunciato il proprio sostegno alla candidatura di Francesca Barracciu; e quello dell'area sovranista, formazione di ispirazione indipendentista fondata da Paolo Maninchedda. Quest'ultimo è stato sostenitore di Soru per buona parte della legislatura iniziata nel 2004, prima di lasciare la maggioranza e candidarsi, nel 2009, nelle liste del Psd'Az alleato del centrodestra vincitore delle elezioni: lasciata la maggioranza prima del partito, è stato espulso dallo stesso per aver cercato in modo solitario un dialogo con la coalizione di centrosinistra, da lui considerato più aperto alle tematiche indipendentiste.

Una situazione complessa, quindi, che il segretario Silvio Lai è costretto ad affrontare in mezzo agli impegni da senatore e quelli derivanti dall'imminente congresso nazionale del Partito Democratico, mentre non si ferma, comunque, la macchina delle primarie.

Ai blocchi di partenza si presenta certamente in pole position Francesca Barracciu, diventata europarlamentare di recente, grazie al posto lasciato vacante da Rosario Crocetta, ma forte di 117 mila preferenze. Barracciu, entrata in Consiglio Regionale nel 2004 nel listino dell'ex Presidente Renato Soru – che ha fatto sapere di sostenerla nonostante le passate incomprensioni – e confermata nel 2009, è forte del sostegno di tanti 'big' del Partito Democratico sardo: dal già menzionato Soru – che conta numerosi seguaci in Consiglio Regionale – ai renziani e buona parte degli ex-DS. Al fianco dell'europarlamentare anche diversi intellettuali di area democratica e il movimento 'La Base'. Ventiquattromila le firme raccolte da Barracciu, molte più di quelle richieste – e consentite – per la presentazione della candidatura.

Tra gli sfidanti, il più accreditato sembrerebbe essere Gianfranco Ganau, sindaco al secondo mandato di Sassari, seconda città della Sardegna. Ganau è stato riconfermato primo cittadino della sua città nel 2010 con il 66% di voti e si presenta come candidato 'dei sindaci' e forte del sostegno di un personaggio importante come Antonello Cabras, ex PSI attualmente presidente della Fondazione Banco di Sardegna, e quello non ufficioso, ma apparentemente sicuro, del segretario regionale del Pd Silvio Lai.

Diversa la situazione, invece, dell'altro amministratore candidato, il Presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu, anch'egli al secondo mandato – ma nel 2010 la sua rielezione dovette passare per il ballottaggio. Deriu dovrebbe condurre la sua campagna elettorale senza l'appoggio dei 'big': ma il Presidente nuorese, che è anche al vertice dell'Unione Province Sarde, sembra raccogliere consensi, tanto da aver conquistato lo stesso numero di firme di Ganau: diecimila circa a testa.

Outsider a tutti gli effetti, invece, Andrea Murgia e Simone Atzeni. Il primo rappresenta l'area 'civatiana' del Pd, ed è sostenuto soprattutto dai giovani; 41 anni, era stato inserito da Soru nel listino per le elezioni, perse, del 2009. Meno conosciuto, invece, Simone Atzeni, presidente della Federazione Provinciale del Partito Socialista di Cagliari.

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