La 'confusione' di qualche giorno fa del Parlamento italiano è stata 'esportata' in Europa, a Strasburgo. Se era stato il Movimento 5 Stelle tra i confini nazionali a scatenare la bagarre, questa volta è la Lega Nord a 'buttarla in casciara' all'interno del Parlamento europeo contestando aspramente il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Napolitano aveva da poco espresso le proprie perplessità riguardo l'austerità degli ultimi tempi imposta da Bruxelles, quando i parlamentari europei della Lega Nord hanno esposto striscioni anti-euro. Alla plateale contestazione sono partiti i 'buuu' e i fischi della restante parte dell'aula.
I cartelli leghisti riportavano le scritte No euro e Euro kills e sono stati esposti dal segretario Matteo Salvini, dal capogruppo Lorenzo Fontana, Mario Boghezio e Mara Bizzotto che indossava la maglietta con lo slogan Napolitano non è il mio presidente. La calma è stata riportata in aula dall'intervento dei commessi.
In seguito Salvini ha dichiarato: «Napolitano è senza vergogna, chi ancora difende questo Euro che ha massacrato lavoro, stipendi e pensioni è in malafede. Il voto di maggio spazzerà via queste Euro Follie».
Il presidente dell'europarlamento, Martin Schulz, ha subito preso le distanze dal gesto etichettandolo - in italiano - come una «volgare critica con l'unico obiettivo di aumentare la loro visibilità e di gettare il paese nel caos».
Lo stesso Schulz ha poi aggiunto all'ANSA che la contestazione è stata fatta «con puro scopo elettorale, cosa che rappresenta un abuso».