Hanno suscitato clamore le dimissioni di Pietro Grasso dal gruppo Pd del Senato. Queste le motivazioni della sua scelta: "Il fatto che il presidente del Senato veda passare una legge elettorale redatta in altra Camera senza poter discutere, senza poter cambiare nemmeno una virgola è stata una sorta di violenza che ho voluto rappresentare", ha detto il presidente del Senato, aggiungendo che si è dimesso "dopo e non prima per rispetto delle istituzioni".
"E' stata una scelta molto sofferta", ha proseguito parlando con i giornalisti delle sua decisione di lasciare il gruppo del Pd. "Ho ritenuto di lasciare il Pd perché non mi riconosco più né nel merito né nel metodo. Ho deciso di aspettare l'approvazione della legge elettorale per rispetto del ruolo istituzionale. Per tutta la mia vita ho rispettato le istituzioni e l'indipendenza delle istituzioni. E continuerò a farlo". "Ho informato tutte le cariche istituzionali prima delle dimissioni perché non lo apprendessero dalle agenzie", ha aggiunto.
Dopo le dimissioni dal gruppo Pd del Senato, Grasso a norma di regolamento sarà iscritto al gruppo Misto. Come fa notare, tra gli altri, Alessandro Di Battista del M5S, le dimissioni di Grasso creano un precedente clamoroso, poiché nella storia repubblicana non si era mai visto un presidente del Senato lasciare il gruppo di appartenenza a fine legislatura.