Primarie Pd. Renzi sembra vincere con il 68% dei voti, staccando nettamente Andrea Orlando, che avrebbe il 25% circa, e Michele Emiliano, al quale viene attribuito un risultato intorno al 6,5%, in grado di farlo restare dunque in gara.
Dati contestati dalle altre due mozioni, arrivando in serata a conteggiare il 62% per Renzi e l’8% per Emiliano. Per cercare di porre fine alle beghe tra i tre, ci pensa il partito stesso, che, in tarda serata, con ancora in atto la votazione, “ufficializza”: Matteo Renzi 68,22% (141.245 voti); Andrea Orlando 25,42% (52.630 voti); Michele Emiliano 6,36% (13.168), per una somma totale di voti validi pari a 207.043.
Altro terrreno di scontro per le tre mozioni è la percentuale di affluenza. "L'affluenza al voto degli iscritti al partito per i congressi scrutinati - annuncia il Pd - è del 58,1%, che propone una proiezione finale di votanti compresa tra 235mila e 255mila". Ma non c'è nulla da fare. In netto contrasto con i dati che i comitati di Emiliano e Orlando hanno snocciolato per tutta la giornata, giunge in tarda serata la secca presa di posizione della mozione del Guardasigilli che giudica "non convincenti" le proiezioni Pd quotando l'affluenza ai congressi intorno ai 200.000 votanti e ritoccando vistosamente le percentuali dei tre candidati: Orlando al 29,6%, Renzi al 62,4% ed Emiliano all'8%.
In attesa dei dati della chiusura ufficiale, attesi solo oggi perché in alcuni circoli si è votato fino a mezzanotte, restano sul tavolo le polemiche che hanno accompagnato questo primo round di congresso: dai tesseramenti anomali, a ipotizzati brogli, fino a denuncie di infiltrazioni malavitose.

