Oggi riunione del Pd e si parla di resa dei conti nel Partito . "Vogliano fare un congresso vero e i congressi nel Pd durano dai 5 ai 6 mesi non 5 settimane. Se non sarà così, se se si vorrà fare un finto congresso, l'ennesima autocelebrazione, se decide tutto Renzi, noi reagiremo, ci batteremo nel partito così come abbiamo fatto finora, utilizzando lo statuto. Abbiamo già le firme pronte per il referendum interno", afferma Francesco Boccia. Mentre Orfini bacchetta la minoranza e ammonisce: Il nostro congresso coinvolge (da sempre) decine di migliaia di iscritti e milioni di elettori. Definirlo una farsa offende soprattutto loro'.
Cosi Matteo Renzi: "Cari amici e compagni del Pd, tutta la politica italiana sembra tornata alla prima Repubblica. Dobbiamo rilanciare, con energia e entusiasmo, l'idea del Pd come motore del cambiamento, in Italia e in Europa".
Ma la minoranza Dem non si fida di Renzi e alla vigilia della direzione, avverte che le regole del congresso vanno concordate insieme e sui tempi non possono esserci blitz. Gianni Cuperlo evoca la scissione, Michele Emiliano attacca il segretario, Enrico Rossi chiede la nomina di un segretario di garanzia per la fase congressuale. A loro la replica di Lorenzo Guerini: "Si è superato il livello di guardia. Basta con il logoramento". In platea ad ascoltare il segretario ci saranno i membri della direzione, ma anche parlamentari e segretari provinciali. Non mancherà il premier Paolo Gentiloni e sarà presente anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che non è iscritto al Pd ma è stato invitato da Renzi.
Il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini invita a chiudere le polemiche. 'Sono inutili e non fanno bene al Pd, si è superato il livello di guardia. Ogni giorno - ricorda - un se o un ma e una condizione. Domani si terrà una direzione in cui il segretario dirà in modo chiaro la prospettiva che intende proporre al partito e al Paese. Da lì, dalla proposta che verrà avanzata ognuno, mi auguro, assumerà responsabilmente una posizione chiara."