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Roberta Lombardi si difende: "Non ho affossato nessuno e sto con il M5S"

La deputata ed esponente romana del Movimento si difende dall'accusa di essere la rivelatrice delle informazioni sulla polizza assicurativa che sta mettendo in difficoltà la Raggi

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Roberta Lombardi non è esattamente una sostenitrice di Virginia Raggi e questo lo si era capito nei mesi scorsi grazie ai numerosi distinguo e accuse che la deputata aveva rivolto alla sindaca di Roma per la gestione del delicato sistema di nomine post-elettorali.

Tuttavia la Lombardi non vuole passare per il capro espiatorio delle difficoltà del M5S romano e della giunta Raggi e con un lungo post su Facebook si difende dall'accusa di essere la "gola profonda" dei giornalisti in merito alla vicenda della polizza assicurativa intestata alla Sindaca capitolina.

"Voglio essere chiara - ha scritto la deputata - , perché quello che si sta verificando è qualcosa di infamante nei miei riguardi e non posso accettarlo. Non posso. Vengo chiamata come persona informata sui fatti nell'ambito di una indagine che la Procura di Roma sta portando avanti a seguito di un esposto presentato non dalla sottoscritta, ma dal senatore Augello, esponente di un'altra forza politica. Tra le domande postemi dai Pubblici Ministeri, come risulta dal verbale, nessuna riguarda polizze assicurative di cui tra l'altro non ho mai sentito parlare sino ai fatti di questi giorni".

La Lombardi conitnua chiarendo la dinamica che vede coinvolta nella vicenda della polizza. "La mia deposizione - scrive - , come quella delle altre persone ascoltate, viene messa a verbale come previsto dalla legge, finisce agli atti dell'indagine e quindi puo' essere oggetto di esame per eventuali interrogatori futuri. Diventa un'informazione di cui successivamente potra' disporre non solo la Procura e non solo io. Un'informazione che puo' essere manipolata e girata ad alcuni giornali, suggerendo magari che sia stata io - com'è stato falsamente scritto - ad informare i PM della polizza contratta da Salvatore Romeo".

La deputata pentastellata, dunque, accusa in primis i giornali i quali, venendo in possesso dei verbali degli interrogatori, avrebbero manipolato il racconto per dare credito alla versione che la vuole come accusatrice della Raggi. "Non avrei mai potuto informare alcuno sulle domande dei giudici - continua la Lomardi - perché questo avrebbe potuto costituire reato: rivelazione del segreto istruttorio. Siamo il M5S, non Forza Italia o il Pd e abbiamo il dovere di rispettare e avere fiducia nel lavoro della magistratura".

Secondo l'esponente romana del M5S quella di questi giorni "fa dunque parte di una grande campagna di fango attivata contro di me, tesa a mostrarci divisi mentre invece remiamo tutti nella stessa direzione. Ma io non me ne resterò ferma a guardare, ho già querelato chi ha scritto il falso e sono certa che le indagini della magistratura faranno luce sulla regia di questa campagna diffamatoria, evidentemente studiata a tavolino da qualcuno" .

Il post della deputata si chiude, poi, riaffermando la propria appartenza al Movimento 5 Stelle e rivendicando il proprio lavoro sul territorio. "Io sto con il M5S - scrive - , perché ho sempre fatto miei i valori che Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ci hanno trasmesso per sostenere questo splendido progetto di partecipazione. Ho dieci anni di impegno sul territorio che parlano per me. Dieci anni durante i quali ho difeso e messo in atto questi valori. Non devo aggiungere nient'altro".

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