Prove tecniche per un nuovo partito. Si potrebbe forse riassumere così il significato del pranzo privato tra Matteo Renzi e l’azionista di maggioranza della Fiorentina Diego Della Valle. La riunione conviviale a due, blindatissima e riservatissima, si è tenuta nella storica trattoria “Da Burde” in via Pistoiese a Firenze. L’ex premier e l’imprenditore marchigiano hanno mangiato in un tavolo appartatissimo all’interno del locale lontano da occhi e orecchi indiscreti e curiosi. Top secret naturalmente il contenuto dell’incontro da cui non è trapelato assolutamente nulla. Il patron della Fiorentina, al termine del pranzo, è uscito da solo ed è stato immortalato dal fotografo dell’emittente radiofonica Lady Radio.
Della Valle si trovava nel capoluogo toscano per un impegno di lavoro legato a tematiche extracalcistiche anche se non è da escludere che abbia approfittato di questa visita per verificare lo stato del percorso burocratico per la realizzazione dello stadio alla Mercafir di cui sembrava fosse imminente la presentazione del progetto. Ma è curiosa la circostanza che i due si siano voluti incontrare in un luogo periferico e riservato probabilmente per mettere a punto una sorta di strategia da qui ai prossimi mesi. E non soltanto per quanto riguarda lo stadio e la Fiorentina di cui Matteo Renzi è un tifoso accanito.
La tensione altissima che sta vivendo in queste ore il Pd potrebbe dunque accelerare i tempi verso la creazione di un nuovo soggetto politico, staccato dal centrosinistra, con a capo proprio lo stesso Renzi il quale da tempo accarezza questa idea rafforzatasi proprio dopo la batosta rimediata il 4 dicembre con la sconfitta nel referendum sulla riforma costituzionale. Sarà stato anche un caso ma le parole usate dall’ex premier all’assemblea di Rimini del Pd suonavano come quelle di qualcuno pronto a percorrere altre strade, e anche abbastanza velocemente, se le vicende politiche piddine non avessero preso l’itinerario più gradito: “o si arriva entro il 13 febbraio ad un accordo tra i partiti per una nuova legge elettorale” oppure “si vota al più presto, ovvero a giugno” aveva detto il segretario lasciando appunto aperta la porta a diversi altri scenari.
Della Valle, che negli ultimi tempi del governo Renzi era sembrato fortemente critico con l’allora premier, sarebbe a sua volta tentato di percorrere l’avventura politica con il nuovo soggetto renziano a cui darebbe tutto l’appoggio imprenditoriale e probabilmente anche economico. Ecco perché, forse, dell’incontro a due “Da Burde” davanti a ottimi piatti della tradizione culinaria fiorentina. Intanto Renzi sta preparando la sua ripartenza in uno storico palazzo di Borgo Pinti dove ha allestito un ufficio nel quale in questi giorni sta incontrando i suoi fedelissimi e sta approntando la road map verso le elezioni. Il Pd gli aveva proposto un ampio spazio in una delle sedi del partito nel popolare quartiere di Novoli. Ma a questa proposta non è mai arrivata una risposta. Forse un ulteriore segno di come fra non molto potrebbero andare le cose?