Il premier, Paolo Gentiloni, invia un messaggio all'Europa al vertice Euro-Med di Lisbona: "E' il momento di accompagnare la crescita con politiche di sostegno a investimenti e lavoro, con passi avanti nell'unione bancaria, con un'interpretazione intelligente e favorevole alla crescita delle nostre regole'.
"Non è necessario che il 2017 sia un anno di crisi per l'Unione europea o di rinvii. Il mondo non aspetta, le crisi non aspettano. Dobbiamo utilizzare i prossimi appuntamenti", a partire da quello di marzo a Roma, "per cercare di disegnare una prospettiva per l'Europa del futuro".
Il governo darà una risposta entro mercoledì alla richiesta da parte della commissione europea di tagliare di 0,2 punti il deficit del 2017. Gli uffici del ministero dell'Economia stanno mettendo a punto una serie di ipotesi, testandone i rischi sulla crescita economica. Con le elezioni che sembrano avvicinarsi velocemente il varo di una manovra di 3,4 miliardi potrebbe avere l'effetto di allontanare il consenso, necessario per governare e fare riforme. Ci sarebbe quindi ancora l'ipotesi di rischiare l'avvio della procedura di infrazione. Gentiloni ha già detto di no ad una manovra con effetti recessivi. Intanto i tecnici del Mef mettono a punto alcune misure: si va da tagli lineari, a un mix di misure sulle accise di tabacchi e benzina al meno probabile aumento di un punto percentuale dell'Iva. Sicuramente non c'è il rinvio di un anno dell'Ires.
Altro degli argomenti affrontati dal premier, le riforme e la durata della legislatura: "Non vedo rischi di ripensamenti e tantomeno di ritardi" nel percorso di riforme dell'Italia. "Il governo si è mosso e l'ha sempre fatto anche in contatto con la Banca d'Italia molto tempestivamente, con decisione nel settore bancario e in attuazione delle riforme".
Per quanto riguarda la durata della legislatura - ha detto Gentiloni - "non decide il governo", ne discutono il Parlamento e le forze politiche.
"Quando si rappresenta l'Ue come il luogo della pace, del superamento delle dittature, della società aperta, forse si parla di cose che tempo fa avremmo potuto considerare banali o scontate. Non lo sono. Viviamo in tempi di crisi in cui riaffermare i valori dell'Ue ha uno straordinario valore di attualità ".