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M5S, riunione improvvisata in Transatlantico. Al centro la 'tregua' siglata ieri e le telefonate di Grillo

Qualcuno, durante il confronto in Transatlantico, ha alzato la voce. All'uscita Turco: «Credo fermamente che ora ci sarà una fase costruttiva»

a cura della redazione
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Una riunione decisa all'ultimo momento e dai toni a tratti concitati. Così  il giorno dopo l'espulsione di Adele Gambaro dal Movemento 5 Stelle, i dissidenti del Movimento si sono visti per un confronto in Transatlantico, Montecitorio, al termine dei lavori dell'aula. Erano presenti all'incontro Tommaso Curro', Paola Pinna, Tancredi Turco, Adriano Zaccagnini, Cristian Iannuzzi ed anche un outsider: il senatore Roberto Cotti. Poco dopo si sono aggiunti anche Walter Rizzetto, Aris Prodani e Mara Mucci. Il vertice è ruotato intorno alle chiamate inattese che ieri hanno ricevuto Curro' e Pinna, quest'ultima ad un passo dall'espulsione. Secondo quanto appreso, i malpancisti del Movimento hanno riflettuto sulla 'tregua' sancita ieri, con il giro di telefonate di Grillo finalizzate a placare gli animi dei dissidenti. Ma alcuni, nel corso del confronto in transatlantico, hanno alzato la voce, indispettiti dai toni del 'talebani' del Movimento, accusati di essere "piu' realisti del Re". Finita  la riunione Tancredi Turco, intercettato dai cronisti, si e' detto "contento delle telefonate di Grillo". Ed ha ribadito di sostenere che da ora in poi la strada non può essere che in discesa: "Credo fermamente che ora ci sara' una fase costruttiva. Sono contento di questo stop alle espulsioni". Sulla stessa linea anche Currò "Non mi aspettavo assolutamente la chiamata di Beppe - racconta - ero in Commissione e non ho risposto al telefono che squillava, per giunta non avevo il suo numero. Poi ho visto il messaggino e sono trasalito. Ora sono contento e rasserenato. Si apre una fase nuova, piu' comprensiva, dove ognuno fa un passo verso l'altro. C'e' un avvicinamento reciproco e questo ci consentira' di lavorare al meglio sulla materia legislativa".

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