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Pd a rischio scissione nella direzione di oggi

Al Nazareno la resa dei conti fra i favorevoli e i contrari al referendum costituzionale

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La parola soltanto a pronunciarla fa venire i brividi. Ma, a pena di ripensamenti oppure di aperture all’ultimo momento (fra l’altro in qualche modo lasciate intuire dal capogruppo alla camera Ettore Rosato) nella direzione del Pd che si aprirà alle 17 Nazareno, questa volta potrebbe riecheggiare sul serio: scissione. Già, perche la spaccatura all’interno del Pd ormai allargatasi settimana dopo settimana sembra destinata ad andare alle estreme conseguenze.

A rompere i giochi ci ha pensato l’ex segretario nazionale Pierluigi Bersani che in una intervista al Corriere della Sera ha ribadito le motivazioni del suo No al referendum costituzionale del 4 dicembre. Durissime le considerazioni del dirigente piddino che si è sentito “trattato come un rottame”, aggiungendo subito dopo che a suo parere il combinato referendum-legge elettorale “sono solo chiacchiere”, e chiudendo il cerchio con un perentorio “non voglio un governo del capo”. Così dopo Civati, d’Attorre, Fassina e in ultima anche Roberto Speranza espressosi con toni altrettanto forti contro il segretario-premier questa scelta di Bersani non potrà non segnare una svolta sul futuro del referendum ma soprattutto su quello a brevissima scadenza dello stesso Pd.

Renzi da Massimo Giletti all’Arena su Rai1 non si è fatto mancare nulla nel rispondere all’ex segretario nazionale, ma è chiaro che il no di Bersani alla consultazione referendaria, sommato a quello di Massimo D’Alema, a quello del governatore della Puglia Michele Emiliano e in ultimo anche a quello dell’ex sindaco Ignazio Marino “liquidato  - dice sempre Bersani - con metodi notarili che ricordano vagamente e nostalgicamente strumenti stalinisti e giustizialisti”, ha un significato più profondo che lascia spazio a una rottura senza precedenti nel Pd e potrebbe addirittura portare alla nascita di una nuova aggregazione a sinistra. Tra poco dunque sapremo come andrà  finire.

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