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Otto e mezzo: Travaglio, Renzi , Gruber o Totò, Peppino e la vigilessa?

"Lei mi dica dove mento" chiede Renzi Travaglio risponde con una risata, battutaccia finale del premier sulla Gruber

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Un premier serio che senza volere  con il suo fiorentino intercalare riesce a sdrammatizzare ogni situazione tanto da farci dimenticare il  contesto: confronto a siparietto?
Il duello (o triello qualsivoglia)  nel salotto della Gruber  si apre  con le Olimpiadi. Renzi ammette di rispettare la decisione della Raggi anche se è deluso dal suo  atteggiamento di protesta  “i politici non devono protestare ma proporre . Il Pd in otto giorni ha nominato Cantone ha cacciato i ladri e l’Expo è stata un successo. I grillini avevano otto anni per migliorare le cose e hanno deciso di non fare nulla per la paura dei ladri ma rispetto la decisione  in bocca al lupo e si va avanti. “
Travaglio ribatte che dalla decisione della Raggi ne esce vincitore il popolo di Roma e cita le stime di  un famoso economista secondo il quale le olimpiadi sono una tranvata pazzesca per chi se le aggiudica e snocciola una serie di cifre che confermano il debito  accollato dai paesi che le hanno ospitate. Per quanto riguarda l’Expò  il giornalista del Fatto ricorda che è  costata più di due miliardi e ha incassato 600 milioni. 

Renzi risponde che lui tifa  Italia e non  Germania come Travaglio e per questo pensa  che le olimpiadi respinte siano  una grandissima opportunità buttata via.
Arriva la Pubblicità dopo di che si affrontano tempi economici. Il premier vorrebbe che l’economia andasse più forte tuttavia è contento perchè le tasse continuano  a calare.  Legittima la domanda della Gruber che chiede con quali soldi  vien fatta prendere la discesa alle tasse italiane.   Renzi  inizia parlare di flessibilità senza entrare troppo nel concreto, ma afferma di aver bloccato   l'irpef e che gli incentivi fiscali per le imprese ci sono e non sono da ripristinare e per finire Renzi tuona: "non c’è stata la diminuzione dei posti di lavoro c’è stato un aumento minore rispetto al 2015. A diminuire secondo il primo ministro sono le copie vendute del Fatto Quotidiano" Travaglio smentisce prontamente   e invita Renzi a essere un po’ meno Fonzie il quale dal canto suo  intima al rivale di non imitare  Ralph Malph, sfigatissimo personaggio della serie Happy Days

Arrivati al referendum Renzi ammette lo sbaglio di aver personalizzato troppo l’iniziativa  e subisce l’accusa di Travaglio di aver presentato il referendum in modo furbo. Ma quale furbizia si infuria il premier "c’è o non c’è la riduzione dei  parlamentari?"  “Si ma è una furbata perché non ha chiesto agli elettori: Volete una riforma che vi impedisca di eleggere i senatori?  Secondo lei cosa avrebbero risposto?" incalza Travaglio

“Non è così, non è così” ribatte il premier  “il senato sarà composto da sindaci e consiglieri regionali eletti da popolo. “ma come faranno a fare i sindaci se a metà settimana andranno a fare i senatori?  chiede Travaglio " Sono felice che lei sia  esperto di sindaci ma non cambierà niente " chiude Renzi ma nessuno dei due vuole cedere la parola e Renzi non vuole essere interrotto   neppure dalla Gruber che tenta elegantemente di ripristinare l’ordine.  Si finisce con acidità e battute di bassa lega e alla domanda della Gruber “lei si dimetterà se vince il no?” Renzi testardo tergiversa con Travaglio e conclude infine “non glielo dico”

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