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Stop della Raggi alle Olimpiadi

Scontro tra il sindaco di Roma e il presidente del Coni Giovanni Malagò

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E' scontro totale tra la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Oggi è arrivato il No ufficiale del Comune di Roma alle Olimpiadi. "E' da irresponsabili dire sì a questa candidatura", attacca la sindaca. "Il nostro mondo meritava più rispetto", ribatte Malagò. E arriva il plauso di Grillo alla Raggi che in una telefona la invita a proseguire su questa strada.  

Lo stop della Raggi alle Olimpiadi - "Non abbiamo mai cambiato cambiato idea, non ipotechiamo il futuro di Roma. Con queste Olimpiadi ci chiedono di fare altri debiti per i romani: noi non ce la sentiamo. I soldi che si spendono sono dei romani, non ce lo dimentichiamo", ha spiegato Raggi, prima di aggiungere: "Per questo diciamo no alle Olimpiadi del mattone, dei gusci vuoti. Non lo vogliamo" (IL VIDEO)

"Noi stiamo pagando ancora i debiti delle Olimpiadi del 1960. Stiamo ancora pagando i Mondiali '90. Abbiamo finito di pagare il mutuo nel 2015", ha aggiunto.

"Le Olimpiadi sono un assegno in bianco che firmano le città ospitanti: ciò lo dice l'Università di Oxford in uno studio. Le Olimpiadi sono un sogno che diventa incubo. Non abbiamo dati di Rio ma abbiamo negli occhi le immagini degli abitanti di Rio", ha aggiunto. "Le Olimpiadi servono ai comitati d'affari non ai cittadini, noi siamo per lo sport ma non per queste Olimpiadi", ha aggiunto.

"Noi siamo propositivi, abbiamo progetto ambizioso, vogliamo restituire servizi alla città, il 70 per cento romani ha già detto no a queste Olimpiadi durante il ballottaggio delle elezioni amministrative", ha detto Virginia Raggi.

Poi rispondendo sul mancato incontro con Malagò, andato via dal Campidoglio, Raggi ha detto: "Ho avuto un contrattempo e avevo qualche minuto di ritardo, mentre entravo nel palazzo il presidente Malagò ha preferito andare via, il tempo c'era e non erano 40 minuti ritardo". Prima della conferenza di Virginia Raggi, Malagò aveva spiegato l'inaspettato epilogo di quello che doveva essere l'incontro chiarificatore sulla posizione del sindaco di Roma sulla candidatura italiana ai Giochi del 2024. "Ce ne andiamo perchè 35 minuti di attesa sono troppi", aveva detto Malagò. "Abbiamo stravolto le nostre agende per essere puntuali e per più di mezz'ora abbiamo aspettato... e' troppo".

L'affondo di Malagò - "Mi dispiace che il sindaco Raggi non ricordi, e non voglio pensare che l'abbia fatto in malafede, che Roma si è candidata solo dopo che il Cio ha cambiato le regole delle candidature, con la riduzione dei costi". "Sul debito delle Olimpiadi '60 sono state dette falsità, bugie per populismo", ha detto il presidente del Coni. "Ho sentito parlare di 2 miliardi di debito: quando la cifra uscì, settimane fa - ha aggiunto Malagò - interpellai il commissario al debito del Comune. Conservo agli atti la sua mail: era il debito commerciale complessivo, gli espropri di Roma '60 erano solo una minima parte".

Plauso di Grillo alla Raggi - "Brava Virginia, ti ho seguito in conferenza stampa, avanti così". Così Beppe Grillo in una telefonata con la sindaca di Roma Virginia Raggi si è complimentato per la conferenza stampa sul no alle Olimpiadi del 2024

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