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Un ulteriore benefit in arrivo per deputati ed ex deputati

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Secondo quato riportato dal quotidiano Il Giornale ci sarà un ulteriore servizio  pe ri signori della  Camera dei Deputati  ossia gli onorevoli contribuenti ed ex contribuenti saranno aiutati nel redigere  la  dichiarazione dei redditi, non dovranno presentare moduli, registri e bollettini vari, e avranno un supporto tecnico anche nel caso di eventuali contenziosi col fisco e il tutto gratuitamente. Dal dicembre di questo anno i  deputati possono rivolgersi ai professionisti dello Studio Puoti, Longobardi, Bianchi cui è stata affidata la consulenza, un noto studio romano con sede ai Parioli e uffici a Milano e a Istanbul.


Tuttavia esiste chi anche alla Camera una coscienza ce l’ha e ritiene immorale  l’iniziativa.  “Il Paese continua ad arrancare la Camera regali questi privilegi ai deputati, a spese dei cittadini. Pagare le consulenze fiscali persino agli ex parlamentari rende il tutto ancora più folle. Dovremmo concentrarci su come rendere migliore la vita dei cittadini italiani invece di continuare erogare odiosi privilegi che aumentano il distacco tra le istituzioni e le tante persone che con difficoltà riescono a tirare a campare», commentano i deputati di Alternativa Libera, Massimo Artini, Marco Baldassarre, Eleonora Bechis, Samuele Segoni e Tancredi Turco.

Il popolo infatti da un anno di sta destreggiando con il nuovo modello  730 precompilato messo in circolazione nel giugno 2015 e che ha provocato più problemi che altro , perché migliaia di contribuenti si son visti recapitare  «avvisi bonari» per anomalie da sanare, pena sanzione. Errori indotti anche dal modulo incompleto  che spesso va integrato poiché ancora non comprende molti degli oneri deducibili più comuni.

Per questo i comuni mortali si affidano sempre più ai Caf per la dichiarazione dei redditi . Secondo i dati aggiornati al 22 luglio sono oltre 17,6 milioni i lavoratori dipendenti e pensionati che nel 2016 hanno scelto i centri di assistenza fiscale per l'elaborazione e l'invio del proprio modello 730, perché la parcella degli studi e spesso troppo alta  e dovendo pagare per i deputati non possono pagare la loro.

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