Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Musica in lutto, morto Pino Daniele

Stroncato da un infarto la notte del 4 gennaio

Condividi su:

“Un infarto”. A battere su Instagram nelle ore antelucane del 5 gennaio la notizia destinata a far piangere milioni di fans è stato Eros Ramazzotti. Poi, come in una lugubre processione, è arrivata la conferma, sempre online, di altri suoi colleghi: Fiorella Mannoia, Negramaro, Laura Pausini, Tiromancino, Dolcenera. Pino Daniele si è spento più o meno alla stessa età di Mango: avrebbe compiuto sessant’anni il prossimo 19 marzo. Alle 7.32 il nastrino nero è spuntato sul sito ufficiale del cantante: “Resterai per sempre con tutti noi”. Per inaugurare il 2015 i gestori del sito avevano scelto una foto in bianco e nero di una strada, su cui campeggiava la scritta “Back home”: una scelta che si ricollegava evidentemente alla recente conclusione del tour in cui aveva riproposto in giro per l’Italia, con la formazione originale, i brani di uno degli album più fortunati e amati della sua produzione, Nero a metà. Quando è stato colto dall’attacco cardiaco che gli è stato fatale il cantautore napoletano si trovava nella sua villa di Magliano in Toscana, dove viveva stablmente conla famiglia da circa dieci anni. Il decesso sarebbe avvenuto, la notte del 4 gennaio, durante il trasporto all'ospedale Sant'Eugenio di Roma.  
Inutile dire che Pino Daniele rappresenta una perdita incolmabile nel panorama della musica pop italiana, ma soprattutto, esattamente come l’altro sfortunato Pino, quello di Lagonegro, nella scena musicale meridionale. Sin dagli anni ’70, Daniele era stato l’alfiere di un “compromesso storico” tra melodia partenopea e ispirazione soul. Importante nella sua carriera il sodalizio artistico ed umano con l’attore Massimo Troisi, altro protagonista della rinascita culturale vissuta dalla capitale morale del Sud negli ultimi trent'anni del '900. La  salute della voce di Napoli meno napoletana di tutte era in reatà minata da anni; sin dall’inizio dei ’90 l'artista conviveva infatti con tre bypass, ma questo non gli ha impedito di essere attivo fino all’ultimo.

Condividi su:

Seguici su Facebook