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Morrissey torna in Italia: sold out a Roma

Un'ora e mezza di concerto, l'ex Smiths conquista la capitale. Prossime tappe: Milano, Padova, Firenze e Bologna.

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Il 14 ottobre a  Roma, è stata una grande serata per i fan del rock britannico. Morrissey, ex leader della band The Smiths, ha tenuto un concerto emozionante all'Atlantico , portando in scena i vecchi e nostalgici successi degli anni '80 e '90 e alcune tracce dell'ultimo album.

Alle 21 spaccate ha inizio lo spettacolo: Morrissey sale sul palco, i primi saluti e si parte. Apre il concerto con il brano “The Queen is dead”, successo degli Smiths, il gruppo da lui fondato insieme a Johnny Marc, che ha ispirato tanti fans tra il 1982 e il 1987. Sullo sfondo nel maxi schermo appare l'immagine foto-montata della regina Elisabetta che alza il dito medio. In un'ora e mezzo esatta canta una scaletta di 18 brani, soprattutto canzoni del suo ultimo cd “World peace is none of your business” uscito qualche mese fa, dopo cinque anni dall'ultimo album registrato in studio. Sempre dall'ultimo lavoro ha cantato il brano “Bullfighter Dies”, nella quale esce fuori lo spirito di Steven Patrick Morrissey, quale uomo che non mangia carne, che odia le ingiustizie e si batte per la difesa dei diritti degli animali. Il testo della canzone parla di una folla che tifa per la morte del torero, anziché del toro. Un tema simile era stato già affrontato nel brano “Meat is murder” degli Smiths. Morrissey, classe 1959 di Manchester, da poco ha dichiarato di essere malato di cancro. È stato in passato, e lo è ancora, un musicista e un artista ammiratissimo, una stella del rock inglese degli ultimi 30 anni. Ma non è solo un cantante, è anche una personalità carismatica, che mette avanti le sue opinioni denunciando le ingiustizie e i sistemi che sono insensibili verso i mali del mondo. Tutto questo lo fa attraverso la musica e i testi e il suo modo di essere al confine tra l'ironia, il sarcasmo e l'autoironia. Durante la serata non mancano i momenti romantici con brani come “Kiss me a lot” o la nostalgia del passato con “Certain people I know” e “How soon is now?”. La serata si conclude con “Asleep”, struggente ed emozionante tanto da strappare un applauso in piena esecuzione. Ma per i fan non è abbastanza, richiedono il bis e arriva con il famosissimo “Every day is like sunday”, inno alla positività. Qualche battuta e i saluti alla band dietro, una fan riesce a salire sul palco e a dargli un bacio. Le prossime tappe saranno: il 16 sera a Milano, a Bologna il 17, a Firenze il 21 e il 22 infine a Padova.

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