Alla fine degli anni '50, in Italia, nasce un nuovo genere cinematografico: il Musicarello.
Il termine congiunge Musica e Carosello. Il nuovo tipo di film consiste nella promozione e nel mettere in scena come attore protagonista un cantante famoso.
La trama è quasi sempre romantica, un ragazzo in disaccordo con i genitori si innamora di una fanciulla conosciuta in spiaggia alla quale dedicherà le sue canzoni per farla innamorare, il finale è inevitabilmente felice e mette in scena i testi delle canzoni famose del protagonista e molto spesso la canzone principale dà anche il titolo alla pellicola.
Gli artisti che si sono cimentati nel doppio ruolo Attore-Cantante sono tantissimi: da Adriano Celentano a Jimmy Fontana, da Caterina Caselli a Gianni Morandi, da Little Tony a Iva Zanicchi.
Ma oltre alla promozione, il musicarello aveva un altro obiettivo: avvicinare gli adolescenti al Cinema.
Negli anni '60 il musicarello raggiunge il suo apice e a differenza dei giorni nostri, non ci sono supereroi ed Avengers, ma le canzoni romantiche che fanno sognare e innamorare gli adolescenti che oggi sono diventati nonni.
Proprio come fanno i social oggi, il film musicale metteva d'accordo tutti ed era oggetto di discussione su quale fosse meglio tra "Nel sole" di Albano e "Lisa dagli occhi blu" di Mario Tessuto.
Un sottogenere cinematografico quasi dimenticato, ormai, ma che è servito a diffondere l'aria di ottimismo che aleggiava in quegli anni.
Gli ultimi "paladini" che hanno ripreso questa malinconica usanza sono stati Nek con il suo "Laura non c'è" e gli 883 con il più famoso "Jollie Blue".
(foto Fb @Musicarello)