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La sceneggiatrice Grassi "querela" il regista Giovanni Veronesi. L'annuncio sui Social.

Notizie Nazionali da diritto di replica

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Pubblicato sui Social della Sceneggiatrice Stefania Rossella Grassi, appare un post avente oggetto una querela che la Grassi sta depositando contro il Regista Giovanni Veronesi.

Si conosce a fondo la storia di una scrittrice italiana Stefania Rossella Grassi, che nel 2014 aveva intrapreso trattative con il sig. Robert De Niro per ottenere la partecipazione dell'attore americano nella sua opera cinematografica dal titolo L'Uomo in Frac. Nel novembre del 2015 la notizia del plagio dell'Uomo in Frac, diventato Ellis, diretto da Jr, interpretato da Robert De Niro e prodotto da Tribeca, fece il giro del mondo. Dalle pagine del The Guardian, alle notizie della CNN. Un botta e risposta, tra Stefania Rossella Grassi ed il Legale di Robert De Niro. Il processo Penale per truffa aggravata a carico di Danilo Mattei Mezzetti, manager italiano del sig. Robert De Niro, si sta svolgendo a Roma, e Stefania Rossella Grassi è parte lesa. La storia ha dell'incredibile. La sceneggiatrice pagò al manager italiano dell'attore, un compenso per ottenere la firma del Sig. Robert De Niro su una Pay or Play, ovverosia una ferma offerta che mai si deve pagare per proporre un ruolo ad un attore americano. La Grassi pagò circa euro 6000 (seimila/00) per la mediazione del manager italiano del sig. De Niro, compresi i biglietti del volo a/r per New York, senza ottenere nessuna firma del sig. De Niro. Al ritorno dagli USA, il manager della Celebrity chiese ulteriori euro 15.000 (quindicimila/00) alla sceneggiatrice. il Mezzetti disse alla Grassi che solo con il versamento di altri soldi la sceneggiatrice avrebbe ottenuto la firma del sig. De Niro sulla Pay or Play. Al rifiuto della Grassi a versare ulteriori denari, il Mezzetti si dileguò. Nell'ottobre 2014, la Grassi prende contatti con l'Avvocato e sceneggiatore Tommaso Scutari, che inizia a collaborare alla versione definitiva della sceneggiatura de "L'Uomo in Frac" e la relativa traduzione in Inglese.

E' proprio l'avvocato Scutari che riapre la trattativa con Tribeca, la CAA e l'avvocato del sig. De Niro, Peter Grant. Con stupore dall'America rispondono alla Grassi che non conoscevano L'Uomo in Frac, e che Mezzetti mai aveva parlato al sig. De Niro di questo progetto, ma che avendo preso i contatti diretti con Tribeca adesso la Grassi poteva inviare a loro la Pay or Play insieme alle sceneggiature e che avrebbero valutato seriamente la proposta. Nel Maggio del 2015 è il sig. Josh Lieberman della CAA, che con una email risponde alla Grassi con le testuali parole "Grazie, Mr. De Niro non intende proseguire." A metà settembre del 2015 la Grassi denuncia Mezzetti per truffa aggravata. La Grassi aveva già una produzione ed una distribuzione, che le avevano anche inviato prospetti di fideiussione per l'accordo tra CAA e la produzione del film L'uomo in frac. Mezzetti era al corrente che la produzione del film L'Uomo in Frac era passata al produttore Francesco Di Silvio; la Grassi ha prove email a sostegno di tutte le dichiarazioni rilasciate in questo articolo. Il 30 settembre 2015 viene rilasciato online il Trailer di Ellis, identico in ogni parte alla sceneggiatura de L'Uomo in Frac, anche nelle parole del monologo interpretato dal Sig. Robert De Niro. La Grassi inizia una battaglia, se si può dire, come un Davide contro un Golia.

A marzo del 2020 il Tribunale di Milano archivia la denuncia per diffamazione a carico della Grassi, ed il Giudice motiva l'archiviazione totalmente a favore della Sceneggiatrice italiana;

"Che il Mattei aveva prodotto la querela della Grassi, e che dalla stessa querela emergeva che: La Grassi riferiva di come si fosse affidata al Mattei per un'attività di intermediazione, pagandogli un compenso di circa 6000,00 euro, e di come lo stesso l'avesse in un primo momento illusa circa l'effettivo interesse di Robert De Niro ad una collaborazione, per poi sparire senza più dare notizie; alcuni mesi dopo ( quando già gli agenti di De Niro, direttamente contattati dalla Grassi, gli avevano comunicato che il Sig. De Niro non intendeva proseguire), veniva pubblicato un cortometraggio dal titolo "The ghost of Ellis Island" (oggi conosciuto con il titolo Ellis), a firma dell'artista francese JR, con protagonista Robert De Niro e prodotto dalla casa di produzione Tribeca e Canal Production, opera che presentava non poche corrispondenze con la sceneggiatura inviata dalla Grassi a De Niro con l'intermediazione del MATTEI".

L'Intervista.

Buon pomeriggio Stefania. Mi permetto di dirle che è un piacere scambiare qualche parola con lei. Ho letto il post che ha pubblicato su FaceBook.

Ha deciso di denunciare il Regista Giovanni Veronesi? Mi spiega la motivazione?

" Il piacere è mio. La ringrazio per la possibilità che mi sta offrendo di poter far ascoltare anche la mia voce. Ho chiesto a "Repubblica" il legittimo diritto di replica, non mi è stato concesso. Molte sono le inesattezze pubblicate sull'articolo di Repubblica. In seguito all'udienza avvenuta il giorno 08 febbraio scorso, presso il Tribunale penale di Roma, ho deciso di presentare una querela nei confronti del Regista Giovanni Veronesi per chiedere che venga aperta l'indagine proprio sulle sue stesse dichiarazioni, prima tra tutte che: non si debbono mai versare soldi in conti correnti di Attori e/o agenzie americane per proporre un ruolo di un film ad un attore, invece Veronesi ha dichiarato il contrario. Mi sono immediatamente messa in contatto con un famoso Regista che lavora negli USA, per correttezza non faccio adesso il suo nome, produrrò nella sede opportuna la dichiarazione che spiego velocemente: "Quando si manda un progetto a un attore americano, la sceneggiatura deve sempre essere accompagnata da un Pay or Play, ovverosia una ferma offerta. Il Pay or Play è un documento di una o due pagine dove si elencano le condizioni finanziarie, le date, il luogo delle riprese, il tempo della performance richiesta all'attore e altri informazioni piuttosto elementari. Se l'attore apprezza la sceneggiatura, la casa di produzione e l'agenzia entrano in una trattativa basata su questo documento. Solo alla firma del contratto i soldi per l'attore sono versati in un conto escrow. No, un attore non riceve denaro per leggere una sceneggiatura ma riceve una promessa di compenso nel caso in cui facesse il film." Il sig. Veronesi nel corso della sua testimonianza ha dichiarato che si debbano versare denari per sottoporre sceneggiature ad un attore americano. Il sig. Veronesi ha detto inoltre di non essere stato "raggirato" dal Mezzetti, on line ci sono svariate immagini e molti video che testimoniano una "amicizia" tra il Mezzetti ed il regista Veronesi. Veronesi ha pagato solo un biglietto aereo al Mezzetti, io emergente ho versato quasi 6000,00 euro, e mi sono pure vista defraudata della mia proprietà intellettuale dal Sig. Robert De Niro. Lascio all'opinione pubblica la valutazione di una tale disparità "tra famosi ed esordienti"."

Ho seguito con tanta partecipazione la sua vicenda. Cosa riesce a farla ancora combattere?

"Io sono seduta su una sedia che si chiama "Verità", che crede fermamente nella Giustizia. Ero consapevole di trovarmi in una battaglia impari, da un lato c'è il più grande attore del Mondo, che ha un forte potere economico ed è famoso a livello planetario; dalla parte opposta ci sono io, che non ho mezzi, che non ho spiccato il "volo" perché mi hanno ancorata al suolo. Mia Madre mi ha insegnato la parola "dignità", la parola "giustizia", la parola "coraggio".. Non mi arrendo! Si immagini che di Ellis c'è anche un bel disco che viene venduto a 25 dollari"

Se De Niro le tendesse la mano?

"Lo Accoglierei. Se riconosce quello che mi ha fatto, io lo accoglierei. "

L'uomo in frac è una storia bellissima, da dove nasce?

"E' ispirata alla storia della mia famiglia. Sono i racconti di mia Mamma. Ho immaginato me stessa quando cantavo. Ho voluto unire l'amore di mia Madre per Domenico Modugno. Ed ho raccontato il sogno del mio prozio, rimasto intrappolato ad Ellis Island. Ho poi scritto il monologo che sentiamo in Ellis recitare da De Niro, credo non sia il caso dire perché ho scritto quelle parole così "struggenti". Insieme al suo co-autore, Tommaso Scutari, ha scritto e diretto "Preludio", un corto importante, un cast internazionale, la critica vi ha molto elogiati. "Se ha fatto caso è la stessa firma autoriale. Cosa contraddistingue l'autore? Lo stile di scrittura. Ecco noi siamo molto riconoscibili. Se si mettono in contrapposizione Ellis e Preludio, ci si accorge facilmente che è uno stile. Quello che sicuramente non può avere uno sceneggiatore non originale, come nel caso di Eric Roth, lui è adattatore da romanzi a sceneggiature cinematografiche e/o serie TV. Però per il sig. De Niro due volte Premio Oscar, era lo sceneggiatore che poteva "adattare" L'uomo in Frac ad Ellis. Tornando a Preludio, è uno strumento in aiuto a molte associazioni e centri antiviolenza."

Cosa le preme dire ancora?

" Mi spiace molto che il regista Giovanni Veronesi, che fa ed ha fatto molto per gli emergenti del Cinema Italiano, non si sia soffermato a valutare con tanta attenzione la mia vicenda, ed abbia rilasciato quella testimonianza. Ha anche detto che non gli è stata mai proposta la regia de L'uomo in frac, ho svariate email di Mezzetti che dichiarano il contrario. Ci tengo anche a ringraziare sceneggiatori e registi che in questi ultimi anni si sono così prodigati a metterci al centro del loro interesse, tanto da ispirarsi molto alla nostra creatività. Il fatto è che chi scrive come noi, io ed il mio collega Scutari, abbiamo dentro di noi quello che creiamo e lo riconosciamo, nell'immediato.. Ed anche il pubblico se ne rende conto! "

Grazie Stefania. Confido anch'io che Giustizia sia fatta.

"Grazie a voi. Grazie. Il mio legale, l'Avvocato Francesco Bolognesi del Foro di Roma, sta lavorando con grande partecipazione alla mia causa." Vorrei fare anche una domanda al Sig. Tommaso Scutari.

Cosa si aspetta?

"Ha già detto tutto Stefania, posso parlare di me. Come scrittore e sceneggiatore scrivo per passione, opere che spaziano dal genere avventura al fantasy, dallo SCIFI al thriller, persino il genere Western. Scrivo anche per dimenticare, e per ricordare: motivo per cui spero che la sbornia di parole che mi fa barcollare da un romanzo ad una sceneggiatura, non passi mai. L'auspicio è che il tasso delle opere che scorrono nel mio sangue, mi distingua dalle persone e dagli scrittori sobri..."

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