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Arrivederci, Carlo

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Esattamente tre anni fa, ci lasciava Carlo Vanzina, celebre regista romano scomparso nel 2018 a 67 anni.

Inutile dire quanto il peso della sua assenza nel Cinema Italiano, colmata in parte dal fratello Enrico, si avverta ogni anno di più.

Carlo Vanzina era per eccellenza il regista degli italiani, con le sue brillanti commedie, con il cinismo di alcuni personaggi, con la satira brillante regalava momenti di spensieratezza e relax come solo il Cinema fatto bene sa donare. 

È ricordato per i suoi grandiosità incassi al botteghino, padre del genere vacanziero italiano (si sottolineano il malinconico "Sapore di mare" ambientato negli anni '60 o "Vacanze di Natale" tra i primi "Instant Movie" della Storia del Cinema Italiano) dove è possibile ammirare tutte le manie e i tic che riguardano il popolo tricolore. 

Acuto osservatore del mondo politico e sociale, metteva in scena la realtà e l'attualità tanto chiaramente che l'unica cosa che rimaneva da fare era ridere.

Tra le sue più importanti commedie si ricordano "Eccezziunale veramente" che ha portato Diego Abatantuono al grande successo, "Sotto il vestito niente" spietato thriller, "Yuppies" con Ezio Greggio, Jerry Calà, Massimo Boldi e Christian De Sica.

Oltre che nella commedia, ha abbracciato anche il genere noir con "Squillo" interpretato da Raz Degan, "Tre colonne in cronaca" giallo poliziesco con Sergio Castellitto, i film biografici "I miei primi quarant'anni" sulla vita di Maria Ripa di Meana e "Figlio delle stelle" sulla vita e interpretato dallo stesso Alan Sorrenti.

Si ricorda anche "S.P.Q.R. - 2000 e mezzo anni fa" film di satira ambientato nell'Antica Roma che ricorda in chiave ironica le vicende di "Mani Pulite" negli anni '90 o anche i fantascientifici comici "A spasso nel tempo" e "Torno indietro e cambio vita".

Carlo Vanzina ha lavorato anche per la televisione girando "Piper" commedia romantica che parla dell'apertura del famoso locale romano che vide la nascita della carriera di Patty Pravo e "Vip", film che ironizza sulle attività della Roma da bene. Anche le mini serie "Anni '50" e "Anni '60" entrambe con Ezio Greggio e il fortunatissimo "Un ciclone in famiglia" portano la sua firma e quella del fratello Enrico. 

Infine vanno ricordati gli omaggi al Cinema del passato e a quello del padre Steno con "Febbre da cavallo - La mandrakata", "Il ritorno del Monnezza" che riprende i famosissimi polizieschi interpretati da Tomas Milian e il più recente "Ex - Amici come prima" che ricalca la commedia amara di Fausto Brizzi.

Dal 2018 Carlo ci ha lasciati lasciandoci in eredità la passione e la voglia di fare Cinema e raccontare la vita delle persone che solo un grande uomo come lui poteva fare.

(FOTO corriere.it)

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