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Parte il Rischiatutto di Fazio e Peregrini: nove serate su Rai3 dal 27 ottobre

Il presentatore: “E’una macchina del tempo, un’auto d’epoca da cui è difficile scendere”. Fra gli ospiti Carlo Verdone, Ornella Muti, Cochi e Renato e il trio Aldo Giovanni e Giacomo

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Dopo le puntate destinate a ricordare il gioco e spingere i telespettatori ad un viaggio nella memoria, la nuova edizione di Rischiatutto targata Fabio Fazio e Ludovico Peregrini, famoso ‘Signor No’ del programma cult presentato da Mike Bongiorno negli anni Settanta, entra nel vivo e parte con la programmazione regolare dal 27 ottobre per nove serate nel prime time di Rai3. La trasmissione è stata presentata al Centro produzione Rai di via Mecenate a Milano alla presenza del direttore generale dell’Azienda Antonio Campo Dall’Orto, del direttore di Rai3 Daria Bignardi e di Daniela Zuccoli vedova dell’indimenticabile Mike.

Nove serate che sono un tuffo nel passato, con lo studio ricostruito fedelmente nei minimi particolari comprese le mitiche cabine dove nel corso degli anni si sono avvicendati personaggi divenuti famosissimi sul momento e poi rimasti nell’immaginario collettivo come il farmacista di Firenze esperto di geografia Andrea Fabbricatore, la specialista di storia romana Giuliana Longari e il professore bolognese di parapsicologia Massimo Inardi appassionato di musica classica solo per i citare i più conosciuti. Ma che avranno anche con uno sguardo contemporaneo con le novità della ‘materia vivente’, un personaggio noto che farà ai concorrenti domande sulla propria carriera, una serie di giovani attrici italiane chiamate a interpretare il ruolo della valletta che fu di Sabina Ciuffini e naturalmente i severi giudizi di Peregrini. I primi ospiti oggetto di domande saranno Carlo Verdone, Ornella Muti, Cochi e Renato e il trio Aldo Giovanni e Giacomo. Tra le vallette invece si alterneranno Matilde Gioli, Cristiana Capotondi, Margareth Madè, Greta Scarano e Alessandra Mastronardi.

“Rischiatutto non ha tempi televisivi – ha esordito Fazio visibilmente soddisfatto e orgoglioso -: è una macchina del tempo, un’auto d’epoca da cui è difficile scendere”. Per Campo Dall’Orto “Non si tratta solo un programma tv, ma un simbolo di quello che vorremmo da questa nostra Rai, contemporanea e inclusiva. Quando arrivai in Rai capii subito che Rischiatutto era un evento emozionale: da li siamo partiti con l’idea di lavorarci come simbolo del modo di lavorare nella nostra azienda. Per questo il progetto è partito su Rai 1 con due serate di grande successo che hanno sottolineato come la nostra azienda sia l’unica che può creare eventi collettivi”.

A margine della presentazione Daniela Zuccoli ha lanciato l’idea di un museo della Televisione incentrato sui ricordi e gli oggetti dei personaggi che hanno fatto la storia del piccolo schermo: non soltanto Mike Bongiorno ma anche Corrado, Enzo Tortora, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. “Sarebbe bello - ha detto la signora Bongiorno -, il Comune sarebbe pronto a dare gli spazi e noi a donare i nostri archivi, non costerebbe come la nuvola di Fuksas. Se poi nello spazio di Mike ci fossero le cabine di Rischiatutto o la Ruota della Fortuna dove ha esordito il nostro Premier tutti ci verrebbero per farsi una foto”.

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