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Marco Reborn: “Uomo, non sei felice? Non lo è neanche la donna!”

Intervista al leader di “Seduzioneattrazione"

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Ci sono i guru solitari come Andrea Benedet.

E poi ci sono i guru  team come il gruppo di Seduzioneattrazione (www.seduzioneattrazione.com). Quella capitanata da Marco alias “Reborn” è una vera e propria alleanza di cervelli al servizio del maschio con problemi di navigazione nel mare magnum della conquista amorosa. Contenuti di valore divulgati con grande semplicità e brillantezza in una collana di e-book molto efficaci, ma anche con un marketing solidissimo: e il messaggio di SA non smette di espandersi per la rete. L’ultima “provincia” conquistata, in ordine di tempo, è YouTube, dove la ricetta di training seduttivo maschile di Marco & c. convive con la consulenza bipartisan (nel senso di bisex) offerta da un altro espertone della dimensione affettiva, Massimo Taramasco. Invece l’offerta formativo-motivazionale del gruppo SA è rigorosamente pour homme: suo target vocazionale sono gli uomini che non devono chiedere mai. Anzi, gli uomini che non vorrebbero chiedere  mai ma, prima, sono costretti a farlo. A quelli di SA, per esempio, così da poter rinascere proprio come il Boss che ha dato vita a una magnifica impresa. E che ha accettato di parlarci un po’ dello stato di salute attuale dell’uomo conquistatore.

Marco, in rete i coach delle relazioni affettive come quelli dello staff di Seduzioneattrazione mettono a nudo una triste realtà:  gli uomini hanno sempre più problemi di approccio con le donne. Le donne, invece, sono più sicure o semplicemente, in quanto “prede”, non hanno l'obbligo di conquistare?

Negli ultimi decenni c'è stata sicuramente una forte perdita di mascolinità nel maschio. I motivi sono molteplici ma primo tra tutti il fatto che una parte malate del femminismo si è trasformata in misandria. Il problema non è il femminismo in sé, ma una branca estremista che vede nell'uomo il padre di tutti i mali. Così parole come "sicurezza" vengono distorte e diventano "fare lo sbruffone", come se le due cose fossero uguali quando in realtà non lo sono. Gli uomini si sono femminilizzati, questo è quanto. E le donne per bilanciare questo squilibrio, si sono mascolinizzate. Questo rende entrambi i sessi meno felici.

"Piacere alle donne", in fondo, può essere qualcosa che non ha niente a che fare con l'arte della seduzione; e allora? Se la conquista, oggettivamente, può essere più facile di quello che si immagina, la seduzione non nasconde forse un esercizio di leadership maschile?

Certamente, la parte più importante della seduzione non è quella "tecnica", non è quella del "sapere cosa fare quando hai davanti una donna che ti piace".La parte più importante è l'essere un uomo che piace, ed un uomo che piace ha svariate caratteristiche tra cui sicuramente la leadership, nel senso più lato del termine. Leadership nel senso di avere il controllo sulla propria vita, avere controllo su te stesso. Perché certamente, alle donne piace il "leader di uomini" ma piace prima ancora il "leader di se stesso”.

In uno dei vostri e-book, "Seduci con i siti di incontri", l’esperto ribadisce il principio che la seduzione online deve sempre andare di pari passo con quella reale. Questo discorso riguarda la metodologia (sia nella vita che su Internet mi comporto con le stesse regole di coinvolgimento) o un fatto di fisicità geografica (devo avere modo di accedere facilmente alla ragazza che approccio su Meetic ecc.)?

Consigliamo sempre di non affidarsi solo alla seduzione online per un motivo di autostima. In qualche modo l'approccio online è più facile: mandi un messaggio, e se non le piaci semplicemente lei non ti risponde. La vita reale è diversa, se ci provi senza successo il feedback negativo, il rifiuto, è molto più forte, come impatto, di un "no" online. Ma... sono questi "no" che fanno crescere. Vogliamo quindi evitare che le persone si nascondano dietro un monitor per timore di un rifiuto.

Dal Vangelo della conquista secondo Marco. Gli altri “sinottici” sono Niko, Giò, il Conte e Fer.
 

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