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Schaeuble contro Draghi sulla Grecia, Eurosummit per una decisione

Accordi faticosi tra i ministeri europei nell'Eurogruppo. Tsipras: possibile accordo, se tutti lo vogliono

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Gli sviluppi interni ai negoziati che da giorni stanno tenendo banco in merito al debito greco e alla sua risoluzione stanno toccando nervi scoperti, da tempo conosciuti ma che per l'occasione si mostrano in tutta la sua interezza.

L'agenzia di stampa greca Ana riferisce che i vari ministeri delle Finanze europei si stavano faticosamente accordando su un calendario pertinente ma un gruppo di paesi ha puntato il dito sulla fiducia, senza specificare però cosa chiedere, di fatto secondo le fonti dell'agenzia, mostrando la non volontà ad un accordo.

La classica goccia che fa traboccare il vaso sarebbe stato lo scontro aperto, durante la riunione dell'Eurogruppo, tra il ministro tedesco delle Finanze Schaeuble e il presidente della Bce Mario Draghi, quando quest'ultimo stava spiegando alcuni aspetti tecnici del debito greco e il primo avrebbe reagito dicendogli: non prendermi per stupido.

Riunione sospesa, poi ripresa questa mattina, allo scopo di calmare gli animi ma nel frattempo paesi come la Finlandia e la Slovacchia, attraverso i propri ministri alle Finanze, hanno fatto sapere di essere assolutamente contrari a soluzioni di favore per la Grecia, che si ripercuoterebbero nei loro paesi in maniera drastica.

Il maggior ostacolo a raggiungere un accordo è la carenza di fiducia. Così si è espresso il nostro ministro alle Finanze Padoan, che chiaramente ha illustrato la situazione affermando che si debba continuare a lavorare non per concludere un accordo ma per iniziare dei negoziati, dato che noi riteniamo ci siano le condizioni per farlo – ha affermato – e riteniamo che le posizioni del nuovo governo greco siano più concrete e costruttive rispetto al passato, dove abbiamo perso cinque mesi per un lavoro inconcludente.

In questo pomeriggio i capi di stato e di governo dell'area euro  partiranno con l'Eurosummit mentre il vertice UE dei 28 previsto è stato cancellato per dare maggior possibilità di lavoro sulla risoluzione del problema greco.

Laconico il commento del premier greco Tsipras sulla situazione: possibile accordo oggi, se tutti lo vogliono.

Tensione, stanchezza e disaccordi sempre più pesanti per un Unione Europea che mostra, oggi più che mai, tutte le sue debolezze.

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