Alexis Tsipras ieri ha fatto sapere come la pensa e ha chiesto al Paese di votare no al referendum, sottolineando che non si tratta di una scelta sull'euro. Il premier greco ribadisce la sua non disponibilità ad accettare ricatti ma si dice favorevole ad un accordo ragionevole.
Obama nel corso di una telefonata notturna con Matteo Renzi ha consigliato nuovamente la via delle riforme economiche e finanziarie affinchè il debito all’interno dell'Eurozona sia sostenibile. I leader stanno monitorando gli sviluppi economici in Grecia così come tutti i mercati finanziari e quasi tutti sono per le trattative dopo il risultato del referendum ma non il presidente francese Hollande che punta invece ad un accordo prima del referendum.
Il presidente fracese ha osservato l’ accordo può essere trovato prima del referendum, rifiutando "le affermazioni perentorie" e "rotture brutali", per far prevalere la ragione. Per Francois Hollande, il "rischio" di un referendum in Grecia "soprattutto se la risposta è no" sarebbe l'entrata in un periodo di turbolenza mentre è meglio garantire ai cittadini un futuro di certezza.
Intanto in questi giorni i pensionati greci si accalcano davanti ai bancomat per prelevare i loro 120 euro di pensione.