Secondo uno studio condotto dall’Unrae, l’associazione delle Case estere, emerge che ad acquistare le auto, sono il 60% dei clienti italiani, over 45. I più giovani, invece, nella fascia fra i 18 e i 29 anni, contano sempre meno: solo l’8,9%, a differenza del 2005, dove la percentuale era quasi del doppio. Dunque comprare un'auto, appartiene ai vecchi. Probabilmente, a incidere su questa situazione, è la crisi, la disoccupazione giovanile, che sfiora il 40%, della stretta sul credito, e i prezzi elevati delle vetture. Anche l’offerta influisce: sono pochissimi i costruttori che si rivolgono agli under 30 con sconti e agevolazioni.
C’è chi parla di «disinteresse» verso le quattro ruote, sostenendo che i giovani preferiscono le tecnologie digitali. Ad aver modificato l'età dei consumi è stata, soprattutto, la recessione: se nel 2005 la fascia fra i 30 e i 45 anni rappresentava il 40% del mercato, ora vale il 32.3%. Dall’altra, il peso dei 46-55enni è salito dal 21 al 25,3%, quello dei 56-65enni dal 15 al 19,1%. Infine, una comparazione fra sessi: le donne, ora, rappresentano il 40,2% delle immatricolazioni, contro il 3,6% di nove anni fa.