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Gli alimenti in Italia costano l'11% in più della media Ue

I dati sono stati elaborati e diffusi dall'Eurostat. Alimenti, bevande non alcoliche e tabacco sono in media più alti del 9%

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In Italia il cibo costa caro, più caro di diversi paesi europei. A dirlo è l’Eurostat che pubblicato le statistiche sui prezzi medi del cibo Europa.

Alimenti, bevande non alcoliche e tabacco sono in media più alti del 9% rispetto alla media europea posta nello studio a base 100. Nella graduatoria dei prezzi l’Italia si colloca con un costo medio del 109% con un valore identico a quello della Francia.

Tuttavia se si scorpora il dato dei soli alimenti, i prezzi italiani crescono ulteriormente collocandosi al 111%. Nel dettaglio poi, tra quelli sopra la media Ue, ci sono “latte, formaggio e uova” con + 21%, “pane e cereali” a +18%, “carne” a + 12% , il pesce a +8% e la “frutta e verdura” con un + 5%. I cibi meno costosi nel nostro paese sono gli “oli e grassi” al 93%, dunque sotto la media (-7%).

Tra i paesi dove i singoli alimenti costano caro ci sono la Svizzera, dove la carne costa il 252% in più, e la Svezia per i prezzi di frutta e verdura più alti del 136%.
Per quanto riguarda il tabacco i prezzi più alti si registrano nel Regno Unito con un +219% sulla media Ue mentre quelli più bassi sono in Bulgaria con un -50%.

Secondo la Coldiretti tra le cause di questo aumento ci sono “distorsioni nella filiera” che fanno aumentare i prezzi dai produttori ai consumatori e le importazioni di determinate materie prime alimentari che in Italia sono in media il25% del fabbisogno totale causate dal sistema di organizzazione agricola europea, dal consumo dei suolo coltivabile e dalla deflazione causata dalla crisi.

Questa il grafico con i valori medi dei diversi paesi per limenti, bevande non alcoliche e tabacco:

 

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