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Dal primo gennaio 2017 niente più mobilità

Scatta il 1° gennaio la disposizione della legge Fornero

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Sparisce la mobilità per i lavoratori colpiti da licenziamento collettivo,  cioè  l’indennità che finora spettava ai lavoratori licenziati da aziende industriali con più di 15 dipendenti o da imprese commerciali con più di 50.

Tuttavia  i lavoratori che si trovano nella condizione suddetta non resteranno sprovvisti di assegno, percepiranno  un assegno di disoccupazione uguale per  tutti , la  Nuova assicurazione sociale per l’impiego , detta Naspi . continuerà a percepire il vecchio assegno di mobilità solo chi è stato licenziato quest’anno.  
Ma c’è anche un’altra novità dal prossimo  spariranno anche gli incentivi alle assunzioni per coloro che, licenziati quest’anno, continueranno a percepire l’indennità di mobilità anche nel 2017. Gli sgravi riguardavano le assunzioni di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità indennizzata.

La Uil ha stimato che  le persone che rischiano di perdere gli sgravi sono circa 185.000, di cui : 104 mila residenti al Nord, 37 mila nel Centro, e 44 milaal Sud, e secondo la Uil per questi soggetti sarà più difficili ricollocarsi nel mondo del lavoro.  

Fino a due anni fa  il lavoratore del Mezzogiorno che aveva superato i 50 anni poteva avere fino a 48 mesi di indennità di mobilità, nel  2015 e nel 2016 si è avuta una prima riduzione a 36 mesi, passata  poi a 24 mesi. Per il 2016 il sussidio dura 12 mesi per chi ha meno di 40 anni di età anagrafica, 18 mesi per chi ha tra i 40 e i 49 anni al Sud o per chi ne ha più di 50 al Nord, e 24 mesi se si hanno più di 50 anni e si risiede nel Mezzogiorno.
 

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