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Ue, addio a tessera sanitaria?

In arrivo nuovo documento unico

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Tin.

Inutile farsi venire la tentazione di raddoppiare il monosillabo, perché non c'entra nulla con un rintocco di campanella, né con un eroe dell'infanzia spielbergiana. E non è una storpiatura di un celebre acronimo di telefonia mobile. A dire il vero è, sì, un acronimo, ma riguarda tutt'altro.

Si tratta, infatti, della sigla che, prossimamente, in ossequio alle nuove normative europee, andrà ad identificare un documento unico destinato a mandare in pensione l'attuale tessera sanitaria. E ad apportare modifiche anche al codice fiscale, così come lo conosciamo oggi.

Per esteso, Tin significa "codice fiscale armonizzato europeo comune di identificazione del contribuente". Non chiedeteci come la denominazione del documento, nella sua forma integrale, possa essere sintetizzata nelle tre lettere di cui abbiamo già parlato (del resto, per molti italiani ancora oggi il vero significato della sigla Rai resta un mistero).

Quel che è certo, è che avrà lo scopo di incrementare, a livello continentale, la lotta all'evasione fiscale. La nostra prima impressione è che possa trattarsi di un vero e proprio passaporto fiscale comunitario.

Sarà naturalmente Bruxelles a decidere su formato e modello standard della nuova card (o paper), così come sulla tempistica della sua entrata in uso. Sempre in materia di fiscalità, nell'agenda del Parlamento europeo è segnato come imminente anche il voto su una regola che vorrebbe tassare, con aliquota fissata al 15%, tutti i guadagni maturati fuori dall'Ue e successivamente trasferiti in uno dei Paesi membri, e su un pacchetto di nuovi provvedimenti in applicazione a tale regola.

Saranno inoltre esaminate modalità di regolamentazione più rigide su patent box (le tassazione agevolate sui redditi derivanti da opere d'ingegno), fondi, trust (cioè gli istituti giuridici che regolano i passaggi di proprietà) e paradisi fiscali.

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