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Ankara, nuovo corteo per onorare vittime attentato

Il dolore della Santa Sede

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Un corteo per ricordare gli uomini e le donne curdi morte venerdì 9 ottobre in un altro corteo, organizzato a favore della pace tra governo turco e separtisti del Pkk.

Novantasette secondo le stime ufficiali del governo, centoventotto in base a quelle del partito moderato curdo Hdp, dal 2012 impegnato a cercare un dialogo con Erdogan e organizzatore della manifestazione. A cui devono aggiungersi i più di cinquecento feriti.    

Migliaia di persone si sono ritrovate domenica 11 nelle strade della città di Ankara, la capitale turca, per convergere congiuntamente a piazza Sihhiye. Non lontano dal teatro delle esplosioni di qualche ora prima (ci troviamo in zona stazione). A guidare la teoria sono stati i due leader dell’Hdp, Demirtas e Yoursekdak, a sorpresa aghi della bilancia , con il loro partito, delle ultime elezioni politiche del Paese (tanto che l'inaspettata crescita di consensi dei moderati curdi ha costretto Erdogan ad indire nuove elezioni, anticipatissime, per il prossimo 1° novembre)  

Dolore per i numerosi morti. Dolore per i feriti. Dolore perché gli attentatori hanno colpito persone inermi che manifestavano per la pace”: così la Santa Sede ha commentato il venerdì di sangue turco.  

Dalle prime indagini sulla strage di Ankara, intanto, sembrerebbe che l’azione sia di matrice terroristica e si possa ricondurre a militanti dell’Isis: più precisamente gli attentatori sarebbero due, uno dei quali avrebbe un’età compresa  tra i 20 e i 25 anni. Lo si legge sul giornale turco Yeni Safak, che cita fonti della sicurezza. Gli inquirenti si stanno concentrando anche sulle forti analogie tra la vicenda dell’ultimo weekend e quella di Suruc del 20 luglio scorso.

L’attentato di Ankara – osserva una nota diramata dalla sicurezza–  è nello stile di quello di Suruc, e sotto molti aspetti appare in realtà come una replica perfetta di quest’ultimo. Questo ci fa concludere che sia opera dell’Isis."

Suruc, città dell’Anatolia Sud-Orientale, rappresentò la prima vera giornata di terrore isisino in Turchia: nel corso di essa morirono trentatré filo-curdi della Federazione delle Associazioni Giovanili Socialiste. I feriti, invece, furono 104.A Suruc come ad Ankara, dunque, l'Isis avrebbe tentato di infserirsi cruentemente e prepotentemrnte nella questione indipendentista curda.  

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