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Bangladesh: Ucciso cooperante italiano, omicidio rivendicato dall’Isis

Un cooperante italiano è stato ucciso nel nel quartiere diplomatico di Dacca

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Cesare Tavella era un operatore umanitario della Icco Cooperation, organizzazione che si occupa di cooperazione alla sviluppo alimentare.

Cesare tavella era un veterinario di 50 anni e viveva in provincia di Ravenna.  Tavella è stato ucciso ieri alle 19 mentre faceva jogging per le vie della città di Dacca quando è stato raggiunto da un comando che gli ha sparato diversi colpi di arma da fuoco per poi lasciarlo a terra in una pozza di sangue. E’ stato soccorso da alcuni passanti ed è stato trasferito agli 'United Hospitals' dove è arrivato già morto. IL suo omicidio è stato rivendicato   dall'isis.

A Dacca Tavella in particolare si occupava di un progetto, nel settore dell'agricoltura locale e dell'alimentazione. Lavorava come cooperante allo sviluppo dal 1993 sempre nel settore della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale, per lo più  in Asia. Nonostante la rivendicazione da parte  dell'Isis Secondo Rita Katz, le autorità stanno ancora indagando. 

Questo il comunicato con la rivendicazione pervenuto: "In un'operazione speciale dei soldati del Califfato in Bangladesh - sarebbe la rivendicazione della branca locale dell'Isis citata dal Site - una pattuglia ha preso di mira lo spregevole crociato Cesare Tavella dopo averlo seguito in una strada di Dacca, dove gli è stato sparato a morte con armi silenziate, sia lode a Dio. Ai membri della coalizione crociata diciamo: non sarete sicuri nelle terre dei musulmani. E' solo la prima goccia di pioggia",

In Bangladesh è forte la presenza  islamista ma si cerca di capire se Tavella sia stato ucciso perché cooperante di una ong occidentale o per altri motivi.  Ieri il Foreign Office britannico ha avvisato i connazionali della minaccia terroristica nel paese riferendo che "militanti potrebbero pianificare di colpire interessi occidentali in Bangladesh". La squadra australiana di cricket ha rinviato la propria partenza per un tour nel Paese nel timore di attacchi mirati.

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