In Paraguay una bambina ha dato alla luce un'altra bambina e fortunatamente nella tragedia tutto è andato bene. La piccola ha avuto ieri una bambina di 3,55 chilogrammi ed entrambe stanno bene.
Tutto il mondo si era mobilitato affinchè l’undicenne abortisse, anche Amnesty International, poiché la vicenda aveva provocato scalpore a livello internazionale.
La bambina è stata stuprata a soli 10 dieci anni dal patrigno che adesso è in prigione e dove è stata rinchiuso quando si scoprì che la bambina era incinta di 5 mesi.
Sua madre, nonostante avesse denunciato l’uomo per abusi sulla figlia rimase inascoltata ed è stata anche brevemente arrestata per non aver impedito le molestie sessuali del compagno. Una volta rilasciata su cauzione, sarà lei ora la tutrice della figlia e della nipotina.
In Paraguay l'aborto non è legale ed è permesso solo in casi eccezionali, come questo dove la vita della madre è in reale pericolo , eppure non è stato permesso.
l'Ufficio dell'Alto Commissariato Onu per i diritti umani aveva stigmatizzato il Paraguay auspicando un "aborto terapeutico" per la piccola. Al presidente del Paraguay, Horacio Cartes, Amnesty International aveva inviato una lettera nella quale si chiedeva il permesso di far abortire la bambina perchèh era impensabile costringerla all’esperienza del parto così piccola. Nella lettera si sottolineava come l’undicenne all’iniziao della gravidanza pesasse 34 chili, e di come era andata più volte dal proprio medico per denunciare delori al ventre e di come nessuno si fosse mai accorto che era incinta.