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Usa, a WP il Pulitzer 2015

Tre premi al NYT

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Manca un solo anno alla cerimonia numero 100 del Premio Pulitzer, da sempre il Nobel – o, se si preferisce, l’Oscar - del giornalismo americano (letteratura giornalistica e non solo, ma da  tempo ormai anche musica e letteratura). 

Nell’attesa, l’ultima edizione a due cifre ha visto protagoniste il 20 aprile due storiche testate statunitensi, che definire “rivali” sarebbe forse fin troppo semplice. Parliamo del Washington Post e del New York Times,

Il Pulitzer per la miglior cronaca nazionale, forse il premio più ambito, va al giornale della capitale, per merito degli scoop sui servizi di intelligence, di cui ha messo a nudo le carenze. Il newspaper più letto a Manhattan e in tutta l’area urbana all’ombra della Statua della Libertà deve invece “accontentarsi” di tre premi per il giornalismo d’indagine, per quello internazionale e per quello fotografico (un servizio sull'ebola di un giornalista freelance, l'australiano Daniel Berehulak) .

Primo riconoscimento per Mike Bloomberg, ex sindaco della Grande Mela e proprietario di Bloomberg L.P., colosso dell’informazione radiotelevisiva e sul web, sviluppatosi a partire da un’agenzia di informazione finanziaria, Bloomberg News, considerata la più autorevole del mondo. Ma non è stato certo un premio alla carriera: a farlo salire sul podio è stata infatti la copertura data dai suoi canali d’informazione all’evasione fiscale.

In effetti, nello scontro tra Washinton e New York, ai punti avrebbe vinto quest'ultima. Nella lista dei vincitori del Pulitzer 2015 si inserisce infatti anche il Wall Street Journal, giornale finanziario newyorkese, per un'inchiesta sulle assicurazioni sanitarie (dunque vincitore anch'esso nella categoria giornalismo d'indagine).  

Nel settore dell’editoria locale, sugli scudi sale una testata della South Carolina, il Post and Courier di Charleston. Questo coraggioso giornale, fondato nel 1803, ha vinto il Pulitzer per il bene pubblico grazie agli articoli sul numero delle morti causate da violenze domestiche.  Bene anche Seattle e il suo Seattle Times che, con gli articoli su una frana locale, avvenuta nel 2014, si è guadagnato il riconoscimento per l'ultim'ora più importante.   

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