Già dal titolo si capisce che l'articolo di Katie Hopkins editorialista conosciuta per le sue intemperanze razziste, gronda un odio che avrebbe fatto impallidire Hitler.
"Io non ho niente a che fare con questa gente . Mostratemi le bare,i corpi che fluttuano nell’acqua,suonate i violini sulle facce delle persone affamate e tristi : ebbene io non ho niente a chef are con questa gente. " scrive sicura la Hopkins.
Nell’articolo poi l’autrice definisce i migranti di Calais, che provano a saltare dentro ai camion per raggiungere l’Inghilterra a "una peste di umani selvaggi sulle strade dei paesi inglesi, a delle ferite putride , "questi nugoli di migranti pronti a chiedere asilo e casa e aiuti come se si trattasse dei soldi del Monopoli."
L’articolo prosegue "Non vi sbagliate questi migranti sono come scarafaggi. Sono costruiti per sopravvivere anche a un bomba nucleare , sono degli zombie." Queste parole hanno naturalmente provocato un grande scandalo oltre Manica, e non è il primo articolo del genere che esce dalla rutilante penna di Katie Hopkins, arrivata dalla tv –reality e regolarmente accusata di provocare intenzionalmente.
La giornalista ha poi preso in giro tutti coloro che sui social network hanno dimostrato choc e disappunto per le sue parole, definendoli "roditori di caviglie."