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Ucraina. Primo giorno di lezioni: cannonate su una scuola

Donetsk: si stimano intorno a una decina di vittime

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Una strage è accaduta ieri mattina a Donetsk, nell'est dell'Ucraina, dovuta probabilmente all'azione di alcune forze ucraine, almeno questo è ciò che dicono i separatisti filo russi. Alcune vittime sarebbero decedute in seguito ad un lancio di razzi avvenuto presso una fermata dell'autobus. Altri invece avrebbero perso la vita vicino ad una scuola elementare/media. Nessun bambino pare sia restato leso.

Mosca ha definito l'attacco, nella cittadina ad est dell'Ucraina, un atto cinico perché, va ad attaccare i bambini nel loro primo giorno di scuola; rappresenta una violazione dei diritti internazionali. L'accusa che la Russia ha lanciato al governo ucraino, ha avuto come risposta una smentita rispetto a qualsiasi responsabilità dell'esercito ucraino nella vicenda. D'altronde a Donetsk, così scrive l'Ansa, la municipalità russa sostiene che il governo di Kiev fosse contrario alla riapertura delle scuole, perché appunto in zona di guerra. Sono stati contati sei morti dovuti a razzi sparati verso la folla di persone alla fermata del bus, proprio quando stava arrivando. Altre tre invece erano nei pressi della scuola dove i bambini, un mese dopo agli altri studenti ucraini, erano appena entrati in classe. Un paio di cannonate verso la scuola, ma nonostante lo scoppio e lo spavento di alunni e insegnanti, nessun bambino fortunatamente è restato ferito. Erano più di 70, quelli seduti sui banchi ad assistere alla prima lezione dell'anno accademico, e ad un tratto hanno sentito un rumore assordante e lo scoppio infrangere i vetri delle finestre. A perdere la vita in questo caso sono stati due genitori e un insegnante di biologia. I bambini, e non solo, sono sotto choc. Il segretario generale della Nato, Jens Stolten Berg, il quale si è insediato ieri a Bruxelles, ha affermato, secondo quanto riporta l'Ansa, che l'Alleanza non vuole confrontarsi con la Russia, però il paese dell'est europeo viola gli obblighi e serve che cambi atteggiamento. Il presidente della commissione europea, Josè Manuel Barroso ha inviato una lettera al leader Vladimir Putin, avvertendolo che le nuove barriere commerciali nei confronti dell'Ucraina, ad esempio la tassa sulle importazioni, devono essere prese in considerazione rispetto all'accordo Ue-Ucraina. La lettera conclude auspicando un compromesso tra i due paesi che si fondi sulla pace e il ritiro delle formazioni armate straniere dal territorio ucraino.

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