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Usa, Arab Bank finanziava Hamas

L’istituto giudicato colpevole dal tribunale federale di New York

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Dopo una battaglia legale di dieci anni e un processo durato trenta giorni un giudice federale di Brooklyn il 23 settembre ha stabilito in modo definitivo che la Arab Bank è colpevole di aver dato un appoggio finanziario consapevole ad Hamas e alle sue attività terroristiche.
Finito il processo per l’attribuzione della colpevolezza, ora ne inizia un altro per calcolare l’ammontare delle spese che la banca giordana dovrà accollarsi per risarcire le trecento famiglie delle vittime di ventiquattro attentati di Hamas in Israele avvenuti tra il 2001 e il 2004. In quell’arco di tempo, infatti, la filiale newyorkese della banca ebbe un ruolo di mediatrice per far ottenere all’organizzazione-partito palestinese i fondi necessari per la sua “lotta di liberazione”. Una sospetta contiguità di Arab Bank con attivisti e brigatisti della Striscia era venuta fuori già nel 2004, quando le forze israeliane, proprio sulla base di voci relative a ciò, imposero la chiusura della sua filiale a Ramallah. Tuttavia la battaglia giudiziaria combattuta sul suolo americano, e iniziata anch’essa nel 2004, non ha niente a che vedere con quell’episodio: è il frutto del coraggio civile degli israeliani che avversano la violenza sia da parte terroristica che da parte legalitaria, e che, con la forza dei giusti, hanno attuato una vera e propria class action che è servita, oltretutto, a mettere ancora una volta a nudo una delle contraddizioni più stridenti dello zio Sam: l’ospitare e addirittura l’alimentare, spesse volte, nel suo grembo le fonti di sostentamento dei suoi nemici (all’insaputa o meno delle autorità). Ci sono volute quelle famiglie delle vittime di Hamas a ricordare alla giustizia Usa che il comportamento della banca di Amman semplicemente “violava le leggi anti-terrorismo americane”: E la giustizia Usa ha dato loro ragione.  La Arab Bank, fondata nel 1930 a Gerusalemme ed oggi la prima banca per importanza del mondo arabo, non è l’unico istituto di credito di livello internazionale ad essere coinvolto, in territorio statunitense, in questa sorta di “Hamasgate” bancario: le stesse accuse di foraggiamento ai terroristi della Cisgiordania sono infatti rivolte a due insospettabili come Credt Lyonnaise e Bank of China.      

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