Pulizia nelle bocche dei cittadini russi, da quando il presidente Vladimir Putin ha vietato l’uso delle parolacce. Il divieto quindi è una legge a tutti gli effetti.  Bandito tassativamente il linguaggio colorito, da tutte le manifestazioni pubbliche, teatri, cinema, televisione, libri e in generale in tutti i media. Occhi puntati sui trasgressori che si dovranno mettere la mano nel portafoglio, per pagare la multa salata. Come in altri paesi, compreso l’Italia, dove la parolaccia fa la sua comparsa sempre più spesso, anche per il popolo russo, non sarà certamente semplice adattarsi così rapidamente a debellare dai propri discorsi tutte quelle parole che danno colore alle frasi, considerando che, i russi hanno l’abitudine di usarle abitualmente e con tanta facilità. Resta a questo punto da stabilire quali le parolacce sotto inquisizione, in modo tale che conoscendole, verranno accuratamente evitate se non s’intende sborsare per la loro marachella linguistica. E per chi invece della parolaccia non può proprio farne a meno, allora farà i conti con una commissione competente cui spetterà il compito di valutare la parola sotto inquisizione.  Poco chiara invece se la legge deve essere applicata anche a internet.